I Figli del Vento – versi liberi e stabili movenze

-Ognuno di Noi è una costellazione, siamo fatti di pezzi di stelle che si uniscono con l’Altro – S.De Luca

La festa  di S.Giovanni celebrata a Modugno il 23 e 24 Giugno ha visto muoversi attorno a se un tripudio di suoni, sapori, profumi e colori dallo spirito tutto mediterraneo. All’interno di questa variopinta cornice in cui il culto, la musica, il gusto, l’arte e la cultura si sono fuse armonicamente, la “poesia emozionale” di Silvia De Luca decora in maniera quasi onirica, ma non per questo irreale, la cornice festosa di questo evento. Silvia, di origine fasanese, vive a Bari ed è counselor professionista impegnata nella prevenzione del disagio esistenziale sia come libero professionista che nell’Associazione di counselig e meditazione familiare “EUTHYMA”  di Fasano. Amante della cultura, dell’arte e della scrittura. Scrive per passione da quindici anni ed è con passione che decide di mettere su carta la sua prima stampa, in attesa di essere edita, dal titolo “COME POLLINI” , stampato dalla Print on click Bari per conto della STARGATE Universal Service A.d.v (associazione artistico – letteraria)con la prefazione di dott. Nicola Ingravallo psicoloco-psicoterapeuta, le tavole pittoriche di Arben Shira pittore di origine albanese dedito alla pittura figurativa, e la cura della revisione editoriale dell’opera da parte di Mimmo Avellis creativo d’arte e film maker.  La ProLoco di Modugno con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale  e il presidio del comune di Modugno in occasione della notte di S.Giovanni ha ritagliato all’interno di questo palcoscenico uno spazio che  definiremo “emozionale” poiché emozionante è stata la lettura dei dodici brani poetici tratti dal suo libro e intitolati per l’occasione “ I Figli del Vento -versi liberi e stabili movenze- “. I dodici brani sono stati letti e interpretati da Michela Abbattista – graphic solution –  la quale ha curato anche la locandina dell’evento e da Tiziana Misceo : giornalista pubblicista, impegnata come freelance presso la nostra redazione. All’interno del reading poetico l’ascolto di tre brani lirici cantati dal giovanissimo  Giovanni De Bari accompagnato dal pianista della serata : il Maestro Aquilino De Luca. La poetica  di Silvia è a metà strada  tra panismo dannunziano (  inteso come amore profondo per la natura e desiderio di immergersi in essa) e poesia onirica, ossia versi quasi sognanti ricchi di metafore stellari, di cieli dai quali “cadono stelle luccicanti e incensate su corpi distesi odoranti di vita..”  da  fiori di campo in ‘COME POLLINI’. Una poesia quasi onirica, si, ma non per questo lontana dal mondo reale. I versi scritti dall’autrice sono prettamente introspettivi, i contenuti inconsci premono per essere riconosciuti e sta al lettore riconoscersi, specchiarsi in quelle parole, in quei versi che parlano di vita, di amore, di sogni, ma anche di morte e di violenze (come nella poesia ‘PERIFERIA’ che Silvia ha voluto dedicare alla memoria di Palmina Martinelli, un caso di cronaca nera di un adolescente fasanese). Sono tanti i Mondi presenti nella poesia di Silvia e tante le interpretazioni che ognuno di noi puo dare , essendo essa introspezione del Sé. Con un po più di attenzione potremo notare come quei versi nei quali ognuno di noi puo ri-trovarsi, rispecchiano l’animo dell’autrice : una maternità insita nel suo essere e un desiderio costante di ritorno alle Radici -“la mia radice è Gilda”- afferma Silvia, facendo riferimento alla sorella di sua nonna alla quale è dedicato  il libro. Le radici sono un valore sono “i versi liberi e le stabili movenze”  è il cordone che prima o poi stacchiamo per muovere i  passi nella vita, liberi, indipendenti, ma mai soli. Poiché è dall’altro che dobbiamo perdere la dipendenza  ma è con l’Altro che la nostra vita assume compiutezza. Silvia, la quale si tiene alla larga da etichette e marchi che le persone si autoimpongono per essere “qualcuno” si definisce semplicemente : “una persona che medita serenamente camminando”…

 

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