“I BISCOTTI SPEZIATI”, IL DOLCE GUSTO DELLA LETTURA.
Gli artisti sono creature sensibili, uomini stravaganti dalla capacità di saper guardare oltre e al di là del percettibile. Il 5 Aprile 2013 una di queste creature stravaganti ha calcato il pavimento della nostra Pro Loco rendendoci partecipi della straordinaria capacità che ha un ragazzo di soli 28 anni nel saper comunicare in tutti i modi ciò che un uomo può ed è capace di fare. L’artista in questione è Emilio Garofalo.
Emilio, laureato in giurisprudenza nel 2008, decide di intraprendere la carriera giornalistica lavorando come “free lance” nei paesi balcanici occupandosi in particolare di come vivono le popolazioni nei villaggi del nord est della Turchia. Nel 2008 scrive il suo primo libro “i biscotti speziati” romanzo scritto all’incirca in 10 mesi e revisionato da lui stesso. Ma la passione che lo accompagna da sempre è la musica; Emilio è cantautore, scrive le sue canzoni le quali sono racconti. Racconti di amori, di esperienze, di guerre, vere e proprie poesie raccontate con il potere della sua voce e della sua mano che si muove inseguendo le corde della chitarra. Sarà poi la musica a fargli conoscere colui che diventerà il suo più grande amico oltre che collega Samo (Claudio Stea) il quale lo accompagnerà con le note del suo pianoforte. Il viaggio musicale ed artistico di Emilio e Samo inizia nel 2007 per poi arrivare il 5 Aprile 2013 da noi, con il loro tour musicale “storie in acustico”, accompagnati dal chitarrista Paky Cassano e dalla corista Francesca Stellacci. Il tour iniziato a Novembre 2012 ha fatto tappa nella nostra Pro Loco per poi terminare il 20 Aprile nel paese natio dei due artisti: al teatro Traetta di Bitonto.
Il 5 Aprile 2013 la scrittura, la lettura e la musica si sono fuse armonicamente in un’unica serata nella quale è stato presentato il romanzo di Emilio “i biscotti speziati”, seguito dal concerto musicale. Il libro presentato dal giornalista Marino Pagano e dalla scrivente narra la storia di una famiglia che vive negli anni del terrore e che trova la propria consolazione nella preparazione dei biscotti speziati, unico momento di fuga e straniamento dalla realtà. Gli anni del terrore : denominati anni di piombo hanno gettato la Repubblica italiana nel panico e nel mistero di casi mai risolti. Stiamo parlando delle rivolte studentesche del ’68, di attentati da parte di terroristi anonimi, si fa riferimento al mistero del caso Moro, tanto è vero che la prefazione è stata scritta, con grande orgoglio di Emilio, proprio dalla figlia di Moro: Agnese Moro. Emilio riesce a raccontare tutto questo con grande semplicità di stile, non ci sono riferimenti espliciti a fatti o persone né vuole dare delle risposte a determinate questioni che hanno riguardato la nostra Italia. Lo scopo dello scrittore è quello di porre dei quesiti, far si che il lettore si chieda perché determinati avvenimenti ci sono stati. Dunque documentarsi, cercare le radici della nostra storia, non restare indifferenti rispetto a ciò che è stato e che accade intorno a noi. Il desiderio di Emilio Garofalo è quello di comunicare, di aprire gli occhi a chi non sa, ed egli sa bene che il miglior modo di comunicare non è dare delle risposte bensì creare domande, dando vita a una nuova comunicazione la quale affamata di sapere, affamata di conoscenze va alla ricerca di un passato che non può rimanere ignorato.