Lettera aperta a Saverio Fragassi

Lettera recapitata a mano in redazione da un lettore di Bari Sud Ovest, oggi pomeriggio alle ore 16,00

 

Signor Fragassi,
Ho seguito attentamente la sua campagna elettorale perciò le scrivo oggi che è l’ultimo giorno in cui la vedrò come candidato. In effetti, da lunedì prossimo sarà di sicuro un membro del nuovo governo della città. Per me votare è una cosa molto seria, che non prendo mai sotto gamba, il mio voto matura man mano che la campagna elettorale va avanti. Mi documento sulle persone che si presentano all’elettorato, chi sono, cosa fanno, quali sono i loro principi morali, quali sono i loro motti (sono estremamente importanti nella vita di una persona, perché è il modo in cui ciascuno definisce se stesso). Seguo i dibattiti, gli incontri, sono sempre presente ai comizi e osservo le persone che parlano fra loro, ho osservato lei, come parla, come gesticola, come si veste, il tono di voce. Tutto questo allo scopo di fare una scelta ponderata e ragionata per il bene della città, per il bene della mia famiglia, per il bene dei miei figli, per il loro futuro. Non bado molto ai programmi perche penso che siano tutti uguali, la città questa è, i problemi sappiamo tutti quali sono. Bado alla persona e mi domando perché dovrei scegliere questo o quello come sindaco. Mi faccio delle precise domande e attraverso discorsi, comizi, comunicati stampa, articoli sui giornali, interviste, Fbook  finchè ottengo le risposte alle quattro domande per me fondamentali che sono:
1-perché si candida?
2-qual sarà il modo in cui si comporterà una volta eletto?
3-quale tipo di persona gli sta accanto?
4-qual è il suo motto?
Se trovo le risposte giuste, allora decido per chi votare. Perciò le sto scrivendo questa lettera. Sono scrupoloso e severo nel cercare le risposte e se anche una sola risposta non mi convince, la mia scelta cambia.
Le ho trovate e qui di seguito le elenco:
Alla prima domanda lei ha risposto “perchè amo Modugno”.
Alla seconda domanda lei ha risposto “sarò prudente nel prendere decisioni, ma le prenderò”.
Alla terza domanda lei ha risposto “non ho padroni né padrini” .
Alla quarta domanda lei ha risposto “aiutare nell’ombra e nel silenzio”.
Ebbene signor Fragassi quest’ultima frase mi ha fatto decidere, perché è cosi che un buon padre di famiglia si comporta, un buon lavoratore fa il suo dovere, un buon figlio aiuta la famiglia, una persona di cuore aiuta chi ha bisogno, senza vanto e senza aspettarsi riconoscimenti o altro. Ed è cosi che penso debba essere un buon amministratore della cosa pubblica. Perché non è un privilegio che io le concederò ma un compito e sono certo che lei lo svolgerà bene e lo porterà a termine per il bene di tutti. Lei ora ha un contratto d’onore con me e con tutti quelli che la voteranno. Per quanto mi riguarda, starò lì a osservarla e a giudicarla e se lo riterrò opportuno anche a bacchettarla.  Sono certo che si comporterà come un ottimo padre di famiglia. Ad Majora signor Fragassi!
Donato Genchi

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