Giovanna Bellino
In merito all’intervista rilasciata dalla sig.
Di Lella, nonché segretaria del Pd locale, ritengo doverosi e opportuni alcuni piccoli chiarimenti nel rispetto dei lettori di BSO e del mio elettorato. Rileggendo l’intervista, mi rendo conto quanto la mia persona e nella fattispecie i miei 625 consensi, siano ancora argomento di discussione all’interno del circolo locale. Vorrei ricordare alla segretaria che il mio allontanamento dal Pd locale, già a febbraio, è avvenuto per incompatibilità di vedute e del modo di intendere e condurre la politica nell’ambito locale. Per quanto riguarda le mie iniziative intraprese nella scorsa amministrazione, inesistenti a suo dire, invece, vorrei sottolineare alla Di Lella che sono stata l’unica consigliera del Pd ad organizzare incontri di quartiere, specie quelli periferici, facendo successivamente sopralluoghi con gli assessori al fine di risolvere le problematiche che i cittadini sollevavano. Rimembro ancora alla Di Lella che in quei diciotto mesi di amministrazione, avevo iniziato con il gruppo donne Pd a discutere della possibilità di realizzare a Modugno: un mensa sociale, case famiglia per bambini, un centro antiviolenza per donne maltrattate e con la stessa Di Lella, eravamo alla ricerca di immobili disponibili sul territorio per concretizzare i progetti predetti. Questo avrebbe dato alla città la possibilità di usufruire di una rete di servizi di cui la città è carente, dando anche la possibilità di lavoro a diversi giovani occupanti del settore. Argomenti e temi molto cari anche alla ex segretaria Del Zotti, la quale condivideva pienamente il progetto. Obiettivi questi, che se dovessi essere rieletta vorrei concretizzare. A questo punto mi chiedo: se il numero dei miei voti è tanto “strano” al punto da far sorgere dubbi sulla loro provenienza, come mai nonostante il mio allontanamento dal partito già da febbraio, sono stata invitata a ricandidarmi nella lista Pd o a creare una mia lista civica a sostegno del candidato sindaco Lella Ruccia? Come mai la Di Lella nella fase di composizione della lista si è preoccupata di “recuperarmi” e oggi si preoccupa di capire la provenienza dei miei consensi? Augurandomi che le dichiarazioni da lei rilasciate, siano di carattere personale e non condivise con il coordinamento, mi permetto poiché chiamata in causa, di darle dei “consigli”, ovvero: si preoccupi di ottenere risultati decenti a queste amministrative, si preoccupi di recuperare quella base del partito costituita da giovani e anziani delusa dalle dinamiche nazionali e locali, si preoccupi delle sorti presenti e future del circolo locale, ma soprattutto eviti di perdere tempo con valutazioni inerenti il mio passato, presente e futuro, cercando di ricoprire al meglio il ruolo per il quale è stata eletta.
(Giunto in redazione il 13 maggio. ndr)
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