la guerra del fumo

È partita la guerra dei tabaccai alle sigarette elettroniche. Spaventati dalla perdita di clientela “aficionada” alla classica sigaretta, l’unione operatori del tabacco Italia ha presentato un ricorso al Tar del Lazio per bloccare la vendita delle sigarette elettroniche perché “sono un surrogato” e pur senza cartina e filtro permettono in ogni caso di consumare nicotina. Il successo che la “sighettronica” raccoglie sempre più e che spaventa la lobbie dei tabaccai è dimostrato dal crescente numero di punti vendita e negozi specializzati che offrono prodotti che come il telefonino e gli Swatch degli anni ottanta stanno diventando un cult fra i consumatori. Successo alimentato fra l’altro dalla quasi inesistenza di controindicazioni per la salute. In un recente studio condotto dalla lega italiana anti fumo, in collaborazione con l’Università di Catania, si è appurato che le sigarette elettroniche non risultano tossiche e che inoltre sono un valido aiuto per chi vuole smettere di fumare in quanto favoriscono il diminuire del numero di sigarette fumate giornalmente. Su richiesta del ministero della sanità italiano i produttori di sigarette elettroniche dal febbraio 2010 oltre ad apporre su tutti i prodotti posti in vendita la frase “Tenere lontano dalla portata dei bambini” devono evidenziare la concentrazione di nicotina e i necessari simboli di tossicità. Per quanto riguarda poi il “fumo passivo”, secondo una ricerca americana, le sigarette elettroniche non modificano la qualità dell’aria e il vapore emesso non è pericoloso per le persone vicine.
Ulteriori vantaggi offerti dalla “sighettronica” sono la scomparsa della cenere – che predilige posarsi sugli abiti scuri – la mancanza di combustione, causa principale di bruciature e incendi di cuscini e lenzuola dei meno attenti; la fine dei mozziconi sparsi per strada o lanciati dai finestrini delle auto in corsa e non meno importante di tutto la fine del tanfo che appuzzolisce gli ambienti e le persone.
L’alternativa “pulita” al fumo, nella nostra Modugno, è offerta dal “Like Smoke” situato in piazza Plebiscito 19 dove la sempre più numerosa clientela trova le migliori marche di “sighettroniche” importate direttamente dai titolari dello store che per questo sono in grado di applicare sconti vantaggiosi per gli acquirenti. Abbiamo chiesto alle simpatiche addette alla vendita come intendono affrontare la guerra iniziata dai tabaccai italiani. Dopo l’iniziale stupore dato dalla notizia dell’inizio delle ostilità dei tabagisti contro le sigarette elettroniche e la fine dell’ilarità successiva, le commesse hanno dichiarato in tutta serenità che offrire un prodotto che non fa male alla salute vuol dire aver già vinto la guerra; le “sighettroniche” fanno fumo sì ma senza mandare nessuno arrosto.

 

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