A Modugno ci sono delle aree critiche il quartiere Cecilia la stessa zona industriale lo stesso centro storico che versa in condizioni piuttosto critiche. Dal suo punto di vista quali sono i programmi di pianificazione urbanistica che riguardano le suddette aree?
Cominciamo dal lavoro della mm passata. Per quanto riguardo il quartier cecilia c’è una determina sono stati messi a disposizione dalla regione quasi 500.000 euro per ribonificare 80.000 euro li ha messi il comune di Modugno per cui abbiamo aldilà di quello che qualcuno proclamerà avevamo cominciato a seminare tanto che il commissario ha dovuto fare poca fatica e se noi dovessimo ritornare al governo riprenderemmo lì dove abbiamo lasciato abbiamo lasciato dei progetto che è bene che vadano avanti.
Chi accompagna Lella in questo percorso intanto di evitare di farm
i sentire gruppi fuori dal mondo il quartiere cecilia con la zi che un po’ la separa ha ragione di dire che si sente abbandonato noi abbiamo cercato di essere presenti e il risultato lo dimostra ma c’è da fare molto e noi lo faremo con i fatti. Intanto vogliamo ascoltare ma non vogliamo ascoltare adesso noi sappiamo quali sono i problemi delle zone periferiche noi vogliamo cominciare dando delle risposte concrete sappiamo che vanno sistemate le scuole le strade ci sono progetti per quanto riguarda il sistema ferroviario dobbiamo solo cominciare a realizzare i progetti abbiamo già abbondantemente ascoltato. Bisogna cambiare musica e le intenzioni ci sono tutte. Perciò rappresentiamo l’alternativa al solito nei fatti non nelle parole.
Nella zona industriale ci sono aziende in grande crisi e che minacciano la chiusura, mettendo in grande ansia i lavoratori e le loro famiglie. Quali sono le leve politiche che usereste per cercare di uscire da questa situazione?
Intanto ricominciamo a rivedere la questione irpef che è basilare poi dobbiamo letteralmente impossessarci della zona industriale ci è stata tolta in malo modo noi vogliamo ritornare ad essere attivi intanto perché ce lo meritiamo e poi perché questo potrà costituire un progetto per Modugno e per i modugnesi e per queste aziende che deve vederci collaborare. Diventiamo i padroni della zona industriale non intendo dire dettiamo legge cerchia modi trovare un punto d’incontro che accontenti tutti esistono altre famiglie non solo quelle modugnesi quando ci metteremo nelle condizioni di operare guarderemo tutto a 360 gradi. Per cui vedere rivedere i progetti bisogna un fatto è certo che se non eliminiamo i contratti bianchi soprattutto per quanto riguarda le donne.
Ogni elemento è collegato all’altro abbiamo proprio il dovere di farlo non so la Magnete Marelli, l’OM, la Bridgestone che fine faranno. In questo periodo certe manifestazioni io non le farei diventano la passerella di chi dice di avere le soluzioni a portata di mano ma così non è. Intanto le soluzioni dovevano arrivare prima e mi riferisco a chi all’internodi queste aziende è attivo politicamente. Come mai nessuno si è accorto che questa crisi stava arrivando? E’ solo colpa delle amministrazioni? Non lo so.
Riguardo alla politica nazionale, il segretario Bersani ha fatto di recente un passo indietro in occasione dell’elezione del presidente della repubblica. Come ha vissuto il pd nelle segreterie chiamiamole periferiche come la vostra queste vicende burrascose? Chi vedete come sostituto? Siete stati coinvolti dalla dirigenza in questo momento?
Siamo stati tutti coinvolti e riuniti per esprimere le nostre idee. Personalmente da convinta bersaniana quale mi definisco, dopo Bersani c’è solo Bersani. Chiaramente non è così. Solo uno come Bersani poteva arrivare a questa decisione. Il problema del pd è che non sempre si lavano i panni in casa propria. Certe volte invece occorrerebbe un po’ più di discrezione. Io non sono per i rottama tori. Spesso gli anziani portano ancora un valore aggiunto, fanno scuola anche per i giovani. Renzi non sarà mai il mio segretario e non lo proporrò. Semmai rivoterei Bersani. Ci sono altri che andrebbero rottamati e sono i 101 che hanno segretamente non votato per Prodi, se si sapesse chi fossero.
Per concludere, quale è la sua visione della Modugno del futuro, diciamo da qui a cinque anni?
Sogno che alcuni nostri progetti (alcuni già avviati come Rifiuti zero) vengano realizzati. Sogno una scuola informatizzata, sogno di vedere delle scuole “legali”: le scuole vanno messe in regola, senza abusivi dentro (vedi programma di sgombero), a misura di bambini “speciali”; sogno un paese con molto più verde, una città a misura di anziani, sogno, insomma, un paese civile. Modugno ha Balsignano che può diventare un’attrattiva turistica se l’amministrazione, qualunque essa sia, saprà essere progettuale. Si potrebbero creare dei posti di lavoro, con hotel, ristoranti, istituendo delle navette dal porto di bari. Se i modugnesi vogliono essere ‘oggetto’ della vita cittadina possono continuare a farlo; ma noi desideriamo che il modugnese diventi ‘soggetto’ della vita cittadina stessa. E per questo possono contare sull’impegno massimo e costante del PD e del suo candidato Lella Ruccia.