In modo particolare non poco disorientamento ha creato una delle ultime determinazioni, quella del 12 febbraio u.s., con la quale si smantella completamente una realtà scolastica-educativa come quella del plesso “S. F. D’Assisi” di via I° Maggio e si trasferiscono le classi presso la Scuola “G. Rodari” in via Bitritto.
Una decisione presa nella totale assenza di interlocuzione col territorio coivolto e una parziale presenza dei Dirigenti scolastici.
Si lascia, cosi, completamente priva dell’unica espressione di attenzione al territorio una vasta periferia che nella presenza di una scuola, per di più con una collaudata esperienza di integrazione delle diverse ETNIE che vivono in questo Comune, vedeva il solo riferimento sociale.
Il Partito Democratico è consapevole dei poteri che la legge attribuisce ad un Commissario Prefettizio e, tuttavia, ritiene che NON la sola asettica possibilòità di operare “per legge” dovrebbe orienatre talune determinazioni.
Ragioni di “sana opportunità” (da non confondere con opportunismo) sufggerirebbero di rimandare ad un?amministrazione uscita dalle urne, quale che sia, decisioni che incideranno per anni sul tessuto sociale e che, per ciò stesso, andrebbero discusse e condivise con la cittadinanza.
Anche durante una’Amminstrazione Commissariale, che, in sè, sembrerebbe caratterizzata più da rapido decisionismo che dalla pratica del confronto.
I Partiti non smettono di ascoltare le istanze dei cittadini nè abdicano al ruolo, previsto dalla Costituzione, di collegamento tra il territorio e le istituzioni.