A prima vista, però, è un altro il dato che balza agli occhi: il 33.06% dei voti alla Camera e il 31.05% al Senato raggiunti dal Movimento 5 Stelle che diventa la prima forza politica a Modugno.
Il partito, anzi non-partito di Grillo ha da solo superato la percentuale dei voti riscossi dall’intera coalizione di centrodestra e quelli dell’intera coalizione del centrosinistra, i cui voti a Modugno si attestano rispettivamente al 27.05% e al 26.88% alla Camera.
Lo tsunami di Grillo pare aver conquistato a pieno la Città e forse ha portato con sé molti voti degli scontenti del PD. Il partito che ha vinto le ultime amministrative, finisce ora in terza fila (con il 16.61% al Senato e 15.3% dei voti modugnesi alla Camera) preceduto dal PDL (24,9% al Senato e 24.25% alla Camera) e sicuramente il motivo è da ricercare anche nelle vicende giudiziarie che hanno scosso la città.
E’ bene chiedersi anche se i grillini modugnesi saranno ora capaci di intercettare questo desiderio di cambiamento e trasformarlo in voti anche per il M5S locale in vista delle prossime amministrative o se quel consenso andrà disperso per altre vie.
Un buon risultato è riconfermato – dopo le primarie – per SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) a Modugno dove con il 7.75% al Senato e il 7.09% alla Camera è stata superata la percentuale che il partito ha raggiunto in Puglia (6.77% Senato e 6,54% alla Camera) e di molto il risultato che Vendola ha conseguito a livello nazionale.
Buono il risultato anche per una delle “novità” di queste elezioni, il Centro Democratico che rispetto ad una media nazionale dello 0.49%, a Modugno supera il 4% sia alla Camera sia al Senato (forse anche merito delle due candidate modugnesi che il partito annoverava – l’ex assessore Roberta Chionno nella lista della Camera e l’ex consigliere Simona Vitucci al Senato).
In linea con i risultati nazionali (soprattutto alla Camera) è il partito Rivoluzione Civile che supera di poco solo al Senato con il 2.26% (laddove era candidato un altro modugnese, Giuseppe Scognamillo) la percentuale nazionale (1,79%) che ha segnato il suo definitivo ed infausto destino.
Il partito di Ingroia anche a Modugno raggiunge, seppur di poco, una migliore posizione rispetto all’UDC che in questa città ha sempre conseguito un certo successo. Nonostante un consigliere regionale modugnese, l’UDC anche a Modugno incassa un risultato non molto soddisfacente (1,89%).
Da segnalare i 6 voti a Senato e i 9 voti alla Camera che alcuni cittadini modugnesi hanno voluto affidare alla Lega Nord (partito che ha avuto più di 1400 voti in tutta la Puglia).