“Metamorfosi tour” è il nome del nuovo appuntamento culturale della Pro Loco di Modugno. Protagonista della mostra di quadri è il pittore Giuseppe Cantatore. Metamorfosi è il proseguimento della sua prima mostra d’arte: “L’essenza della vita – i sogni”, partita nel 2011 ad Altamura. Una sorta di filo conduttore dunque in cui risulterà, sicuramente spontaneo alla mente dell’osservatore, il collegare il soggetto rappresentato, l’ulivo secolare, alla terra d’origine del Cantatore. La scelta dell’emblema per antonomasia della pace, non ricade prettamente su di un affetto legato alle proprie origini, bensì al significato che il pittore attribuisce a questa pianta come simbolo di forza e di rinascita. L’ulivo è per l’autore un sentimento di rivalsa, il sentimento della vita che prosegue anche dopo mille difficoltà, dopo ostacoli che sembrano insormontabili. La forza del tronco diviene quindi metafora della forza d’animo per andare avanti e riprendere in mano la propria esistenza. Metamorfosi è indice di cambiamento. Giuseppe Cantatore ha deciso di affibbiare questo nome al suo tour, poiché molte sono le innovazioni apportate in questa nuova mostra, a partire dalla collocazione dei quadri: non più all’aperto, ma disposti all’interno di una location. Ma l’innovazione più originale è rappresentata dall’allestimento della stessa mostra. Infatti come il pittore stesso afferma, la mostra diventa “un’opera d’arte in un’ opera d’arte”. Il quadro è sia visto che vissuto dal pubblico, il quale è circondato da elementi che richiamano al tema della mostra. E per quanto riguarda la tecnica? L’artista utilizza la tecnica dell’olio su tela assieme ad altre tecniche miste con le quali riesce ad apportare vere e proprie venature sulla superficie del quadro.Giuseppe Cantatore collabora assieme alla presidente Laura De Ranieri con l’Associazione assistenti alla comunicazione “Insegno” con la quale si impegnano ad aiutare attraverso delle offerte libere i bambini sordi. Un grande gesto di solidarietà per chi ha sempre la forza di sorridere nonostante le avversità.
Un artista eccentrico ed originale, insomma, che ha trovato la forza di rialzarsi dopo un periodo buio, grazie alla sua medicina personale: la pittura che egli chiama “ la mia camomilla” in grado di acquietare il suo animo nei momenti più dolorosi e burrascosi. E’ interessante il collegamento che l’artista fa con il dipingere e il mostrare poi i suoi quadri al pubblico, esporre le sue opere agli osservatori è il suo modo di condividere i suoi sentimenti, è il suo modo personale di liberare l’anima dal dolore e dall’irrequietezza, dove dipingere significa evadere e calmare il proprio animo. Mostrare il proprio dipinto al pubblico vuol dire quindi comunicare e liberarsi definitivamente dalla propria insofferenza. Il suo obiettivo ora è continuare a comunicare la sua passione anche all’estero con il suo terzo tour “il grande viaggio” che partirà da Trinitapoli ad ottobre 2013. Nel frattempo ai cittadini l’invito ad ammirare “la metamorfosi” di questo originale Artista e Uomo dal 9 al 24 febbraio.
“La pittura è un vizio di cui non posso fare a meno”
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