Il 29 ottobre scorso, con una nota a firma dell’assessore all’Ambiente Di Ciaula e del sindaco Gatti, il Comune di Modugno ha inviato al Ministero dell’Ambiente, Arpa Puglia, Regione Puglia e Prefettura di Bari richiesta ufficiale di inserimento della centrale termoelettrica “Sorgenia” nell’elenco degli impianti a rischio di incidente rilevante,
per incrementare il livello di controllo, tutela dell’ambiente e della salute dei residenti nei territori limitrofi, utilizzando gli strumenti previsti dalle direttive ‘Seveso’. “Gli strumenti legali per la tutela dei residenti ci sono e vanno applicati senza sconti per nessuno. Non possiamo e non dobbiamo permettercelo”, cosi si è espresso l’assessore Di Ciaula direttamente dalla sua pagina facebook. Nella comunicazione è scritto inoltre che “gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante censiti sul territorio regionale pugliese sono 44, e tra questi manca la centrale termoelettrica ‘Sorgenia’ di Modugno. La centrale termoelettrica ‘Sorgenia’ di Modugno, 770MWe, operativa da giugno 2009 e alimentata a gas naturale, si trova nelle immediate vicinanza (meno di un Km) di aree residenziali densamente popolate, in prossimità di scuole e dell’Ospedale “San Paolo”.
Tale insediamento industriale dovrebbe essere inserito nell’Inventario Nazionale degli Stabilimenti a Rischio di incidente Rilevante, predisposto secondo il D. Lgs. 334/99 e s.m.i. dalla Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali – Divisione IV – Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale, principalmente in considerazione dei seguenti punti: 1. l’Inventario Nazionale degli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante, disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (aggiornamento Aprile 2012), già include le seguenti centrali termoelettriche alimentate a gas naturale: Giugliano in Campania (Enel, Provincia di Napoli), Montalto di Castro (Enel, Provincia di Viterbo), La Spezia (Enel), Vado Ligure (Tirreno Power, Provincia di La Spezia), Sermide (Edipower, Provincia di Mantova),Turbigo (Edipower, Provincia di Milano), Bari (Enel produzione),Assemini (Enel, Provincia di Cagliari), Porto Torres (E.On., Provincia di Sassari),Termini Imerese (Enel, Provincia di Palermo), Priolo Gargallo (Enel, Provincia di Siracusa), Piombino (Enel, Provincia di Livorno), Piombino (Edison, Provincia di Livorno), Pietrafitta (Enel, Provincia di Perugia), Fusina (Enel, Venezia)”.
Una descrizione dettagliata, dunque, di molti impianti che “hanno caratteristiche tecniche e tipologia produttiva assolutamente simili a quella della centrale “Sorgenia” di Modugno e alcuni di questi hanno capacità produttiva e dimensionamento addirittura inferiori rispetto a quelli dell’impianto in oggetto, localizzato a Modugno. Risultano pertanto incomprensibili le motivazioni che hanno causato sino ad ora l’esclusione dell’impianto di Modugno da tale inventario”. Nella nota poi si passa all’elenco delle sostanze pericolose presenti all’interno della centrale ‘Sorgenia’. “Nell’impianto ‘Sorgenia’ di Modugno – si legge ancora – vi è stoccaggio di sostanze pericolose. Dalla documentazione presentata dalla stessa ‘Sorgenia’ in occasione della richiesta di rinnovo Aia (consultabile sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), si apprende che nella centrale si trovano i seguenti materiali, estremamente dannosi per l’ambiente in caso di incendio o altro incidente rilevante:
– rifiuti pericolosi (9.4 t/anno)
– rifiuti non pericolosi destinati allo smaltimento (592,6 t/anno): “residui solidi derivanti da attività di manutenzione (imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose quali fusti olio, assorbenti, materiali filtranti, stracci contaminati da sostanze pericolose, materiali isolanti quali lana di roccia)”
– rifiuti non pericolosi destinati al recupero (12.3 t/a): “residui liquidi derivanti da attività di manutenzione (emulsioni non clorurate da macchinari con oli, scarti di olio minerale per motori), stoccati in fusti”
– gas naturale utilizzato nella turbina a gas
– propano
– olio di lubrificazione
– olio (3 serbatoi da 100 litri ciascuno)
– idrogeno per raffreddamento generatore della turbina
– gasolio (2 serbatoi da 900 litri ciascuno + uno da 300 litri)
– materiale plastico e resine
– prodotti chimici: Antiscalante, idrazina, Acido Cloridrico 35%, Soda Caustica 30%,Cloruro Ferrico 40%, Bisolfito di Sodio 30%, Clorito di Sodio, Ipoclorito di Sodio 18%, Calce, Carbone, Ammoniaca 30%, Deossigenante, Fosfato trisodico “
Poi, la richiesta finale: “In considerazione sia della urgente necessità di massima tutela nei confronti dell’ambiente e della salute dei residenti nei territori limitrofi all’impianto, che dell’obbligo di rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente, si chiede con urgenza, per quanto di competenza:
– di inserire definitivamente la centrale termoelettrica ‘Sorgenia’ di Modugno nell’Inventario Nazionale degli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante;
– di rendere operativi anche per la centrale termoelettrica ‘Sorgenia’ di Modugno i sistemi di controllo e tutela previsti dal D.Lgs. n. 238/05 sugli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, con le relative attività di istruttoria tecnica e ispettive”.