Stop alla consegna di sacchetti di plastica non biodegradabili da parte delle attività commerciali
Dal 1° dicembre prossimo, chi si presenterà in uno dei tanti negozi del territorio modugnese per acquistare un qualsivoglia prodotto non potrà più contare sulla classica “busta della spesa” in polietilene non biodegradabile fornita dal commerciante, per portare la merce a casa. I negozianti dovranno fornire sacchetti “alternativi”, meno inquinanti e che soddisfano i requisiti specificati dalla norma UNI EN 13432:2002, ovvero: biodegradabilità; disintegrabilità; assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio; bassi livelli di metalli pesanti. Al consumatore il compito “morale” di accertarsi che sul sacchetto sia riportato il riferimento a tale norma. Tutto questo è stato stabilito dal sindaco Gatti con l’ordinanza “ex art. 50 D. Lgs 267/2000 e s.m.i.TUEL – Utilizzo dei sacchetti monouso per la spesa in materiale biodegradabile” pubblicata ieri sul sito istituzionale. L’obiettivo è quello di minimizzare l’accumulo dei rifiuti, incrementare la raccolta differenziata e ridurre l’impatto ambientale dovuto sia alla produzione sia allo smaltimento dei sacchetti monouso. Sono previste sanzioni salate per i trasgressori: si va da un minimo di 25€ fino ad un massimo di 500. I commercianti hanno tempo fino al 1° dicembre per adeguarsi e smaltire le giacenze dei sacchetti “no-eco”.
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