Passeggiando nel centro storico di Modugno si incontrano dei contenitori di uno spento colore marrone posizionati in punti strategici dell’abitato.
Dicono che hanno fatto la loro comparsa all’indomani dell’insediamento dell’attuale sindaco Gatti. Sono posizionati in prevalenza presso quelle attività commerciali che per la loro natura producono grandi quantità di rifiuti organici, come le pescherie, i negozi di alimentari, i fruttivendoli o le focaccerie. Lodevole iniziativa, ma non sufficiente. Proprio presso le attività commerciali questi contenitori non vengono lavati e disinfettati a fine giornata. Molti addirittura da quando, circa un anno fa, sono stati posizionati, non sono mai stati lavati e quelli rotti, mai sostituiti. I residenti si lamentano in quanto appena si solleva il coperchio per depositare il sacchetto vengono investiti da una ventata maleodorante. Gli abitanti del centro storico lamentano l’assenza ingiustificata dei piccoli contenitori, quelli per le carte, le lattine, eccetera; non ci sono le colonnine per i fumatori, quindi cicche e cartacce tutte per terra.
A fine serata, quando dopo il lavoro magari si vogliono fare quattro passi, il nostro centro storico si presenta in condizioni pietose, buste di immondizia abbandonate, per terra cartacce e rifiuti in quantità. Eppure la mattina si vedono le massaie pulire e lavare energicamente lo spazio antistante l’ingresso delle loro case e vista la vicinanza di ognuna rispetto alle altre questo vuol dire spesso lavare l’intera strada, segnale inequivocabile di persone “pulite” (come si suol dire da noi). Ma tutto ciò non produce un risultato visibile proprio perché mancano le piccole pattumiere, mancano le colonnine per i fumatori, i famosi contenitori “marrone” sono rotti, sporchi e fatiscenti; sono anche pochi ma la cosa più “obbrobriosa” sono la miriade di sacchetti della spazzatura che spuntano per strada già dalle diciotto. E passa la voglia di andare a fare una passeggiata nel centro storico. Eppure è uno dei centri più belli e caratteristici della Puglia, ma certamente tra i meno valorizzati. Le responsabilità sono di tutti, abitanti, istituzioni, associazioni, ma basterebbe poco per rimediare. Un po’ d’amore per la città, questo ci vuole.