Le mani sulla città?

L’estensore del comunicato stampa di Italia Giusta secondo la Costituzione pubblicato su queste pagine, relativo alle dimissioni dell’assessore Viola,

 

ha voluto porre in evidenza, fra le altre, come “la nuova amministrazione continua a caratterizzarsi con il nulla di fatto e realizzato nelle questioni rilevanti come la gestione dei rifiuti, eppure produttiva in progettazioni ben retribuite agli esperti di turno. Tuttavia l’edilizia nel paese continua a godere di attenzione e concertazione di intenti massima. Per i nostri amministratori l’urbanistica e le questioni annesse, sono circoscritte all’affanno di innalzare palazzine. Così i lavori della giunta hanno prontamente definito il piano di lottizzazione del comparto A6, che regalerà ai modugnesi ancora meno suolo agricolo e ancora più cemento.”

Nell’intento di cooperare alla ricerca “di quale realtà stiamo parlando” ed ottenere finalmente “trasparenza di atti e parole oneste” da “chi prende decisioni per il paese”  abbiamo posto alcune domande a Peppino Scognamillo, presidente della cooperativa “Guido Rossa”  proprietaria di oltre l’80% di quel comparto A6 al quale si riferisce Italia Giusta secondo la Costituzione.

BSOPresidente Scognamillo, qualche tempo fa Bari Sud Ovest ha pubblicato il ricorso presentato dalla cooperativa “G. Rossa” con il quale si chiedeva al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia di intervenire presso l’amministrazione comunale di Modugno per il riconoscimento del diritto ad edificare che la cooperativa asseriva le venisse negato senza ragione da più di quattro anni. Nel ricorso erano elencati gli impedimenti normativi che ad opinione dei legali della cooperativa venivano erroneamente posti dall’amministrazione comunale alla realizzazione di quelle che lei con piacere definisce “residenze per lavoratori”; ci vuol dire come sia stato possibile per il segretario nazionale di un sindacato di “lavoratori” come il SIULS riuscire a sbloccare l’approvazione del “piano di lottizzazione del comparto A6, che regalerà ai modugnesi “ancora meno suolo agricolo e ancora più cemento”?
Scognamillo – Per quanto riguarda l’area sulla quale saranno realizzati quelli che come lei dice sono contento di chiamare “residenze per lavoratori” deve sapere che è dal 1995, con l’approvazione regionale del piano regolatore di Modugno che quell’area non è più terreno agricolo ma area destinata alla edificazione di alloggi e strutture commerciali.

BSO – quindi è dopo 17 anni dall’approvazione del P.R.G. e dopo circa 5 anni dalla presentazione della lottizzazione che la “Guido Rossa” potrà iniziare la realizzazione degli alloggi per i soci della cooperativa; a quali e quante porte ha dovuto bussare, magari con i piedi, per essere il primo ad ottenere l’approvazione alla lottizzazione?
Scognamillo – necessità di “bussare” alle porte non ce ne sono state, né tantomeno di bussare con i piedi, per continuare ad usare il suo eufemismo, anche se a volte i piedi avrei voluto usarli per stampare qualche pedata nel fondoschiena di qualcuno che per incompetenza ne ha ritardato l’iter procedurale; riuscire a sbloccare il primo comparto edilizio in assoluto dell’intero piano regolatore però lenisce i cattivi ricordi e mi rende orgoglioso – come dovrebbero essere orgogliosi tutti coloro che operano nel sociale – di aver contribuito con il mio lavoro alla realizzazione dei sogni di tanti lavoratori.
 

BSO – quindi almeno lei non ha posto le mani sulla città come adombrato da qualcuno?
Scognamillo – lasci stare i “pazzi malinconici”, siamo persone serie; vede Modugno da troppi anni è attraversata molto spesso da quello che una volta lei ha ricordato in un suo articolo, Gioacchino Rossini nel Barbiere di Siviglia chiama il “venticello della calunnia” e quello che fa disperare i modugnesi ancora di più è che nessuno fa nulla per ostacolare la circolazione delle calunnie e delle maldicenze. Con le chiacchiere non si è mai costruito nulla.

BSO – e per non dire chiacchiere … lo scriviamo?
Scognamillo – ma sì.

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