Ennesimo appuntamento della Fondazione Benzi che si ispira così all’impegno e all’esperienza del Prof. Benzi, sostenendo rigore scientifico e tutela e dell’informativa trasparente , soprattutto in favore dei giovani: uniche vere armi per la lotta contro questa piaga serpeggiante nell’ambiente sportivo. All’interno della manifestazione, una mostra di pittura a tema di Francesco Toraldo e la presentazione del libro ‘Il Doping tra diritto e morale: le norme giuridiche e le riflessioni bioetiche sul fenomeno che avvelena lo sport’, di Sergio Rizzo, giornalista e bioeticista; la proiezione di un’intervista all’ex atleta, avvocato e politico Pietro Mennea. “Eravamo consapevoli di avere a che fare con atleti che sposarono un sistema diverso dal nostro”, ha dichiarato Mennea; poi: “Sono stato deputato parlamentare europeo dal ’99 al ‘04 e a livello comunitario, c’era una forte lobby che faceva pressione per non far passare la legge di reato penale per Doping, fenomeno che alla criminalità organizzata rende di più delle droghe. Chi lavora prima o poi raccoglie: è dura, ma meno dell’’altra’ strada.”
Presenti l’Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia Ettore Attolini e l’Assessore al Welfare del Comune di Bari Ludovico Abbaticchio, autore del progetto interistituzionale scolastico ‘Io non dipendo’. “Il Doping è uso improprio e abuso di alcune sostanze usate anche in Medicina; sfrutta i principi della Scienza: anabolizzanti, eritropoietina, GH(ormone della crescita), beta-bloccanti, diuretici, somatostatina, corticosteroidi e ormoni in generale, antinfiammatori e antistatici, vitamine, amminoacidi e derivati, stimolanti, anfetamine(nell’ecstasy, anfetamina allucinogena, ci sono anche veleno per topi, , vetro, insetticidi). La lista delle sostanze non può essere aggiornata in tempo reale e scoprire il Doping genetico è difficile. Aggiornare continuamente gli esami anti-doping”, ha detto Adriana Ceci. Poi: “Il Doping d’elite riguarda invece ampie fasce di popolazione: sistema senza regole, senza consenso-assenso, senza garanzia contro il rischio. La L.376/2000 sulla disciplina di tutela delle attività sportive e della lotta contro il Doping non basta. Ci vogliono informazione e conferenze internazionali”. Lo psichiatra Alessandro Bertolino ha affermato: “E’ uno dei due cancri dello Sport, insieme al Calcio-scommesse. E’ anche alla base di vari tumori, per effetto a distanza”.
Presenti Piergiorgio Zuccaro e Roberta Pacifici dell’Istituto Superiore di Sanità; quest’ultima ha detto:“Anche lo Sport può essere fonte di malasanità. Le attività che la legge affida alla Commissione di Vigilanza e Controllo sono:laboratori anti-doping registrati e individuazione delle gare da controllare. Il settore dilettantistico è il meno controllato. Al primo posto nel Doping, il ciclismo, poi calcio, pallacanestro, pallavolo. Il 63% degli atleti è positivo ad 1 sostanza, il 33% a 2, 4% a 6 sostanze. Nel dilettantismo e nell’amatoriale è prevalente nel ciclismo e nel rugby. Luigia Trabace (Univ.Foggia): “ Conoscere queste sostanze per combatterle. Il problema è che sono facilmente acquistabili su Internet.”. Dei farmaci off-label, cioè regolarmente autorizzati dal Ministero della Salute, ma usati per Doping, hanno parlato Viviana Giannuzzi, farmacista nella Fondazione Benzi, Michele Lattarulo del Dipartimento di Farmacia del Policlinico e Domenico Accettura della FMSI Federazione Medico Sportiva Italiana, che ha detto: “Di sport non si muore, a meno che non ci sia già una base patologica. Nei piani FIFA ci sono esami specifici di sangue, urine per ricercare gli steroidi e, l’impronta digitale che cambia in seguito a manipolazione genetica determinata dai dopanti”.
Luciano Cavallo dell’Università degli Studi di A. Moro di Bari e Guido Cavalletti del Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche dell’Università Bicocca di Monza hanno evidenziato rispettivamente il ruolo del GH(ormone della crescita) e il rapporto doping-SLA(Sclerosi Laterale Amiotrofica) . Ruggiero Piazzolla presidente Pediatri di Famiglia ha parlato del Progetto ‘Palestre Sicure’ (2012), che finora ha coinvolto strutture sportive di Bologna, Modena, Rimini e Roma, visibile sul sito internet del Ministero della Salute www.cvd.gov.it e il numero verde 800.896.700. Intervenuto il Sostituto Procuratore di Torino Raffaele Guariniello: “Le Istituzioni per prime devono dare esempio di comportamento etico. Le strade sono due: la giustizia ordinaria affidata ai magistrati con poteri investigativi incisivi e la giustizia sportiva. Le frontiere si sono aperte per i criminali, ma non per magistrati e la Polizia”. Intervenuti anche Antonio Laudati Procuratore Capo di Bari ed Elio Sannicandro Assessore all’Urbanistica e allo Sport e presidente del CONI da 10 anni, il Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri segretario della Commissione Sanità del Senato e presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti Bari e BAT che ha detto: “ Invito il Procuratore Gauariniello a fare il suo discorso in Senato. Adeguiamo la normativa che consente di fare atti di indagine e produciamo modelli di riferimento ai giovani”.