“Dal 30 aprile l’Ato (Ambito territoriale ottimale) Ba/2 non esiste più. Sette Comuni (Modugno, Sannicandro, Palo del Colle, Binetto, Bitetto, Bitritto, Giovinazzo) hanno deciso di percorrere una strada condivisa nella gestione dei rifiuti, separandosi da Bari e dal ‘modello Amiu’. Sta nascendo un’unione di Comuni che hanno iniziato il percorso condividendo la necessità di adottare regole precise: riduzione della produzione dei rifiuti, riciclo, riuso, raccolta porta a porta spinta. Se riusciremo nell’intento (e ci riusciremo), sarà la prima Unione di comuni a Rifiuti Zero! Se me lo avessero detto solo due mesi fa non ci avrei creduto”. Si esprimeva cosi l’assessore all’ambiente Di Ciaula, sulla sua pagina Facebook, il 4 maggio sulla cessazione dell’organismo giuridico dell’Ato Ba/2. Ora, a distanza di poco più di un mese, i sindaci di questi sette Comuni il 31 maggio hanno trasmesso alla Regione Puglia una lettera di intenti con la quale si comunica, dopo la cessazione dell’Ato Ba/2, la volontà di adottare una gestione unitaria dei rifiuti, proponendo questa nuova delimitazione territoriale e, soprattutto, seguendo i principi della strategia “Rifiuti Zero”. Un sogno, dunque, quello di “Rifiuti Zero” che prende pian piano forma.
“Il passo successivo – dichiara Di Ciaula-, entro circa un mese, l’identificazione della forma giuridica da dare a questa nuova aggregazione di Comuni e l’adozione di modalità e regole condivise che consentiranno a tutti i Comuni interessati di allontanarsi rapidamente dallo spiacevole passato che ci ha accomunati, fatto di percentuali di raccolta differenziata assolutamente illegali, per affrontare nel modo migliore un futuro fatto di strategie per la riduzione della produzione di rifiuti, di riciclo, di riuso, di centri raccolta, di differenziata porta a porta, di allontanamento irreversibile dalla logica delle discariche e degli inceneritori. Un tappa importante – continua l’assessore – che di certo porterà i comuni che hanno inteso condividere il percorso già intrapreso dal comune di Modugno a diventare, nel giro di alcuni mesi, un modello virtuoso di cui vantarsi. I 115.000 residenti del nuovo ambito territoriale – conclude Di Ciaula – finalmente avranno modo di condividere un futuro fatto di legalità, di civiltà, di crescita economica virtuosa legata sia alle filiere del riciclo e del riutilizzo, che ai considerevoli risparmi derivanti dalla drastica riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire”.
Per la prima volta, dunque, vi è l’unione di sette Comuni che vogliono diventare un modello virtuoso per i loro cittadini. L’unione, in questo caso, sta facendo davvero la forza.