Comunicato stampa sindacale
A TUTTl I DIPENDENTI
AGLI ORGANI DI STAMPA
AL SINDACO
ALLA GIUNTA COMUNALE
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AI CAPI GRUPPO CONSILIARI
AL SEGRETARIO GENERALE
AL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
AL PRESIDENTE DELLA DELEGAZIONE TRATTANTE
ALLA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA
OGGETTO: Problematiche del personale del Comune di Modugno – Comunicazioni.
I radicali cambiamenti che stanno interessando la società moderna con notevoli penalizzazioni di tutti i cittadini appartenenti alle fasce medio-basse, stanno fortemente mettendo in discussione anche ogni più elementare sacrosanto diritto che fino a ieri caratterizzava il dipendente pubblico.
Norme recentissime, la I. 122/2010, precludono ogni possibilità di costituire fondi che superino quello del 2010 e obbligano la parte pubblica al recupero immediato delle risorse indebitamente inserite nel fondo.
Detto ciò, sul versante delle relazioni sindacali siamo in presenza di elementi che modificano fortemente il ruolo delle Organizzazioni Sindacali che ancor di più di prima devono ritagliarsi un paziente ruolo concertativo con la parte pubblica, al fine di individuare percorsi che, benché obbligati, riducano fortemente il disagio del dipendente pubblico.
00.SS. che in questo delicato momento devono rendere residuale il semplice ruolo rivendicativo, che fa molto più presa sull’opinione pubblica ma illude i più sprovveduti e non produce effetti.
Quindi bisogna trovare soluzioni legittime e di utilità ai più e non solo a molti.
E’ certo che il problema nato a Modugno è collegato alle risorse maggiori assegnate al fondo negli anni scorsi, che sarebbero state, secondo l’Interpretazione della parte pubblica, percepite dal personale senza averne diritto.
Ora, premesso e acclarato quanto sopra, ogni sigla sindacale può decidere il percorso che vuole intraprendere. La CISL, la CGIL e la UIL, unitamente ai propri rappresentanti in seno alla Rappresentanza Sindacale Unitaria ( RSU ) hanno scelto di non fare demagogia e di cercare, con la parte pubblica, una soluzione che non produca un eccessivo disagio al dipendente e senza creare strumentali ed artefatte forme di divisione e fibrillazione tra il personale e le stesse Organizzazioni Sindacali.
Avevamo tracciato e presentato in forma scritta un percorso unitario tra tutte le sigle sindacali territoriali e la RSU, ma da subito altra sigla sindacale ha voluto intraprendere altre strade, con manifestazioni di piazza, in piena delegazione trattante, che non ci possono trovare consenzienti.
Ogni iniziativa assunta unilateralmente, tende a rappresentare una verità demagogica e populistica che non risolve il problema anzi ne allontana la soluzione (dopo tre incontri di delegazione trattante dove le pregiudiziali assorbono quasi tutto il tempo, l’ordine del giorno da trattare è sempre lo stesso ).Tutto ciò, ci costringe a non condividere certi percorsi e a chiedere all’Amministrazione una delegazione trattante in cui siano ripristinate le regole democratiche e sia foriera di decisioni possibilmente condivise a tutela e rispetto di tutti i lavoratori del Comune di Modugno.
La parte pubblica ha sicuramente le sue responsabilità, collegate alla errata costituzione del fondo degli anni scorsi, ma attualmente ha anche una maggiore responsabilità poiché consente, durante lo svolgimento della delegazione trattante, l’accesso a chiunque. Inoltre permette che accada di tutto senza un minimo di rispetto istituzionale e delle regole ne’ riguardo della dignità di chi partecipa alla trattativa per ascoltare e formulare proposte in maniera civile e democratica, senza subire forme di pressioni psicologiche di qualsiasi natura.
Le scriventi 00.SS. intendono chiarire, in maniera inequivocabile, la propria posizione politico-sindacale, che è mirata, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e di razionalizzazione della spesa, alla eliminazione degli sprechi per assicurare alla cittadinanza servizi sempre più efficienti ed efficaci.
Detta ottimizzazione non può prescindere da una riorganizzazione dell’attuale dotazione organica comunale che prevede un numero rilevante di figure dirigenziali, le quali se opportunamente soppresse, anche alla luce della situazione reale (n. 1 dirigente presente su sette previsti in organico), le relative funzioni potrebbero essere assegnate alle figure professionali di cat. D incaricate di posizione organizzativa, come peraltro già attuato da altre realtà locali. Tale riorganizzazione porterebbe un notevole rispannio economico che favorirebbe sicuramente una crescita del Comune di Modugno con particolare riferimento all’incremento occupazionale e alla risoluzione delle problematiche afferenti il personale comunale.
Distinti saluti.
Modugno 7 maggio 2012.
CGIL – Antonio Lorusso – Lamberto Garofalo – Donato Foggetti
CISL – Guido Manco – Domenico Proscia – Francesco Loiacono – Antonio Mangialardi
UIL – Emanuele Valerio – Remigio Pesole – Domenico Tedesco