Leggo l’articolo sul vostro portale, e ritengo doverose alcune precisazioni circa il pensiero espresso dal capogruppo dei “Moderati e Popolari”;
quanto affermato dal capogruppo, risponde più o meno a verità, fatto salvo alcuni aspetti, a mio avviso non trascurabili:
– In quanto Presidente del Consiglio, ho deciso di partecipare all’appello, semplicemente per il rispetto del ruolo e delle Istituzioni, pur appartenendo alla maggioranza, ho assunto un ruolo super partes. Il rispetto di tale ruolo e dell’intero consiglio comunale, mi impone di svolgere regolarmente il compito, pur consapevole delle reazioni che potrebbero esserci;
– Non spetta al presidente del consiglio, dare spiegazioni circa l’atteggiamento della maggioranza; non è certo il presidente ad avere tale dovere, ma, come sempre accaduto, il sindaco o chi per lui fornirà le motivazioni;
– Come giustamente il capogruppo dei MeP fa rilevare ho provveduto ad effettuare, come consuetudine e prassi, conferenza dei capigruppo propedeutica alla convocazione del consiglio, in tale conferenza sono stati stabiliti i punti da trattare in consiglio comunale insieme alle date di prima e seconda convocazione. È opportuno precisare che il regolamento del consiglio comunale, da facoltà di prevedere “seconde convocazioni”, al fine di concludere l’iter procedurale in seno al consiglio comunale.
– Alla vigilia del consiglio comunale, giovedì 15/03, fu da me convocata una ulteriore conferenza dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri, per dare l’opportunità all’assessore all’ambiente dott. Di Ciaula di relazionare sullo stato del “centro raccolta rifiuti”. Alla fine della conferenza fui proprio io a comunicare che in quel momento non riuscivo a dare certezze della presenza della maggioranza per il regolare svolgimento del consiglio comunale del giorno successivo, e che mi sarei preoccupato, appena avuta notizia di avvisare tutti. Infatti alle 12 del 16/03 tutti i capigruppo furono informati dall’ufficio di presidenza, che vi sarebbe stata l’assenza della maggioranza.
– Al margine di quella conferenza, si ebbe altresì modo di affrontare anche il problema delle commissioni consiliari permanenti, e forse per la prima volta avvertivo nelle parole del capogruppo dei MeP la possibilità di chiudere definitivamente un argomento fondamentale che andava definito già da tempo.
– Realizzare le Commissioni Consiliari Permanenti, non è una volontà che viene lasciata ai consiglieri comunali, piuttosto, un dovere per il completamento dell’intero quadro istituzionale. Come certamente tutti i consiglieri comunali sanno, le commissioni, non a caso definite “permanenti”, sono un organo istituzionale previsto dalla legge e pertanto non sono facoltative. Inoltre non condivido assolutamente il pensiero, secondo cui “le commissioni non servono a nulla”, tutt’altro, le commissioni, sono necessarie per il coinvolgimento di tutti i consiglieri comunali, per una maggior trasparenza e per snellire i lavori del consiglio comunale. Infatti gli argomenti approdano comunque in consiglio, ma arrivano con alle spalle un lavoro di studio effettuato dalle commissioni di pertinenza, che oltre a migliorarlo, ne rendono la discussione in consiglio comunale più semplice. Poiché si presuppone che i 5 consiglieri componenti delle commissioni, relazionino ai propri gruppi di appartenenza, piuttosto che affrontare ed approfondire tutto in consiglio. Ultimo ma non per importanza, non fare le commissioni, ma discutere tutto in consiglio, dubito faccia risparmiare del danaro all’ente, in quanto fare poi numerosi consigli fiume comporta un costo assai più elevato. Infine per una parte dell’opposizione che lamenta il mancato coinvolgimento, mi chiedo quale strumento migliore delle commissioni consiliari ossia coinvolgere se stessi?
Voglio sperare che le dichiarazioni rilasciate dopo il consiglio comunale andato deserto, siano solamente frutto di rammarico e delusione, e che il capogruppo del maggior partito di opposizione, responsabilmente riveda le sue posizioni e dia l’opportunità a tutto il consiglio comunale e soprattutto alla città intera, di completare l’intero quadro istituzionale e procedere secondo i dettami del nostro statuto e regolamento.
In quanto al mio comportamento ritengo superfluo rimarcare che la mia presenza, forse a lui non gradita, è legata al prestigioso ruolo che ricopro,e che farò ogni sforzo possibile affinché sia sempre salvaguardato e rispettato, non certo per me, ma esclusivamente per il bene delle istituzioni in cui ho sempre creduto e continuo a credere.
Concludo con un piccolo appunto al giornalista che scrive l’articolo, il quale, con minuziosa premura, cita tutto quanto accaduto, dà giustamente spazio alle dichiarazioni dei presenti, ma poi dimentica primo di chiedere al Presidente del Consiglio una dichiarazione,e secondo di citare l’aggressione verbale fatta ai danni del “Presidente del Consiglio” da parte di un consigliere comunale, avvenuta sotto gli occhi di tutti ma conoscendo chi ha scritto l’articolo si tratterà sicuramente di una “semplice svista”.
Cordialmente.
Il Presidente del Consiglio del Comune di Modugno
Tonio Scippa