Le precisazioni e i chiarimenti del coordinatore provinciale Sel, Lorenzo Cipriani, in merito alle dimissioni del coordinatore cittadino Sel di Modugno.
Ad una settimana dalle dimissioni formulate dal coordinatore del circolo SEL di Modugno, Vito Paparella, sento la necessità di esprimere alcune riflessioni e precisazioni sull’accaduto, non tanto per fronteggiare le strumentalizzazioni e gli atti di sciacallaggio politico che le dinamiche di paese inevitabilmente producono, quanto piuttosto perché, smaltita l’amarezza e la delusione per l’episodio, è opportuno ricondurre la discussione in termini politici e più oggettivi.
Da coordinatore provinciale di SEL, ho salutato per primo l’elezione di Vito a coordinatore cittadino solo due mesi fa e, sin da subito, ho provato a fornirgli ogni sostegno possibile per supportarlo in questa sua nuova responsabilità. Un compito difficile in Sinistra Ecologia e Libertà che, essendo la sintesi di diversi percorsi, storie e culture, richiede notevoli dosi di equilibrio e buon senso per ricondurre ad unità l’elaborazione del proprio percorso politico.Ruolo reso ancor più difficile dalle peculiari specificità locali: il recente avvio dell’attività politica del circolo e che, come tutti i casi di neocostituzione, sconta limiti organizzativi e di relazioni personali fisiologici che solo col tempo e con il lavoro in comune potranno essere superati; la presenza di SEL nella maggioranza di governo cittadino che, dopo 9 mesi dalle elezioni, risulta ancora fortemente condizionata dalle ombre e dagli strascichi della precedente sindacatura.Difficoltà interne ed esterne, non facili da affrontare per chiunque e che avevano indotto il Coordinamento Provinciale a definire interventi di sostegno al circolo, per favorirne l’insediamento territoriale ed il suo radicamento nella realtà sociale locale.
Con tale spirito ho partecipato alla riunione di coordinamento cittadino nella quale è stato proposto di uscire dall’Amministrazione Gatti. Un’ipotesi insostenibile sia dal punto di vista metodologico e formale che da quello più sostanziale e politico, così come ho fatto prontamente rilevare.Una scelta così importante, infatti, non può essere presa dal coordinamento cittadino ma richiede la legittimazione democratica di una platea più ampia, l’assemblea delle iscritte e degli iscritti, al termine di un percorso di confronto interno ed esterno al partito, e che passa inevitabilmente dal confronto anche col Sindaco e con le altre forze politiche di maggioranza. Una posizione politicamente insostenibile perché la fuoriuscita dell’UDC, riportando la coalizione alla sua formazione originaria, apriva una fase amministrativa nuova nella quale la nomina dell’avv. Paolo Marra ad Assessore, rappresentava garanzia assoluta di competenze ed onestà al servizio della comunità di Modugno.
Al netto di valutazioni personalistiche infatti, il dato politico rilevante era rappresentato dal fatto che, a soli 9 mesi dal suo insediamento, nell’Amministrazione Gatti si aprivano nuovi scenari nei quali SEL doveva cogliere l’opportunità per dimostrare la sua utilità nel garantire la crescita e lo sviluppo del territorio. Certo, sono molti gli spunti di critica verso questi primi mesi di amministrazione, ma a fronte di ciò che si è determinato, la posizione di SEL non poteva e non può che essere quella di offrire il proprio contributo per superarli e migliorare l’azione di governo, non è certo abdicando alle proprie responsabilità amministrative che si può pensare di risolvere i problemi. Proprio in questo senso, offrivo la disponibilità a partecipare ad un incontro col Sindaco per ridefinire il ruolo di SEL nella “nuova” maggioranza ed offrire idee e proposte per il rilancio dell’attività amministrativa. Incontro, tenuto qualche giorno dopo il coordinamento cittadino, che ha confermato l’avvio di una nuova fase nella vita politica locale. Dalla sperimentazione del Bilancio partecipativo alla redazione di PUG e Piano traffico aperti alla consultazione ed alle indicazioni dei cittadini, dall’interramento della ferrovia alla risoluzione dei problemi di organico comunale, abbiamo trovato piena sintonia tra le posizioni del Sindaco Gatti e le nostre priorità. Per rigenerare l’attività dell’Amministrazione è infatti necessario aprire spazi di partecipazione e di protagonismo civico, è questa l’unica via possibile per sgomberare ogni nube del passato e rendere il Municipio un “palazzo di vetro” completamente trasparente.
Ma non solo. In una situazione generale nella quale, per effetto del governo tecnico Monti, il quadro politico è confuso ed il dibattito sulle alleanze e coalizioni è in pieno fermento e senza punti fermi omogenei, quanto accaduto a Modugno, una coalizione che perde il centro moderato e si sposta a sinistra, diventa uno scenario molto più favorevole alla ricostruzione di una sinistra unitaria e moderna, obiettivo per il quale è nata SEL. È indifferente tutto ciò? Come non cogliere tali elementi di novità e sostenere la fuoriuscita dalla coalizione di governo sulla base di un’analisi che presenta più di qualche elemento di contraddizione?Già, perché diventa insostenibile accusare di immobilismo la compagine di maggioranza e poi recriminare la perdita di una forza politica importante e del suo contributo amministrativo. Diventa paradossale lamentare la mancata convocazione del tavolo politico da parte del Partito Democratico, quando poi questa criticità sarebbe stata superata con uno sforzo di protagonismo da parte di SEL che, così facendo, avrebbe marcato più nettamente il proprio ruolo all’interno della coalizione.Insomma sono molteplici le valutazioni politiche che inducono Sinistra Ecologia e Libertà a sostenere, con rinnovato vigore e leale collaborazione, il Sindaco Gatti e la sua maggioranza di centro sinistra.
Per noi che facciamo politica a tutela e garanzia degli interessi collettivi e che non ci facciamo condizionare dai personalismi e dagli interessi specifici, per noi che valorizziamo i beni comuni attraverso le pratiche della buona politica, la fase che si è aperta a livello locale rappresenta una straordinaria occasione per dimostrare, anche a Modugno, quanto utili per la comunità possano diventare le nostre proposte e le nostre idee.In questa partita SEL non si può sottrarre alle proprie responsabilità rinchiudendosi in posizioni minoritarie e di pura testimonianza, ed è anche per questo che non è stato possibile sostenere la proposta avanzata da Vito nel coordinamento.A lui, riconoscendogli assoluta limpidezza, trasparenza e buona fede, infine, il pubblico appello a riconsiderare la scelta e le posizioni assunte. In questa nuova fase che si è aperta il suo contributo può essere determinante per le sorti dell’intero territorio modugnese ed anche per SEL. La sua energia, le sue competenze e la sua voglia di fare, sono elementi importanti e necessari per il radicamento del partito, magari sostituendo, nella sua veste di coordinatore, alle forbici da cesura l’ago ed il filo per cucire le trame di un soggetto politico capace di essere inclusivo e plurale e capace di elaborare proposte che siano il frutto di elaborazioni collettive.È questo l’onere di chi riveste ruoli di direzione politica, è questo il compito che l’assemblea delle iscritte e degli iscritti a SEL Modugno ha assegnato a Vito Paparella non più tardi di qualche mese fa, da qui, è l’auspicio, bisogna riprendere il percorso troppo frettolosamente interrotto.
Bari, 6 marzo 2012 Il Coordinatore Provinciale Lorenzo Cipriani