Riorganizzazione della rete scolastica: ne hanno discusso nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale e le istituzioni scolastiche modugnesi. Infatti, la legge statale n. 111/2011 ha imposto a Comuni e Regioni tempi e disposizioni per adottare un piano di riordino, a partire dal prossimo anno scolastico. Quello del 10 febbraio è l’ultimo in ordine di tempo di altri organizzati dall’Assessorato all’Istruzione. Obiettivo: valutare le proposte presentate dagli istituti con le delibere di consiglio di circolo, per formulare una proposta capace di rispondere alle molteplici esigenze. Il sindaco Gatti ha ricostruito i passaggi salienti dell’iter politico seguito, illustrando quella che era stata la proposta dell’Amministrazione comunale alla Regione, ovvero una soluzione che ricomprendesse tre istituti comprensivi. Il primo cittadino ha rilevato che “la Regione, nell’adozione del provvedimento, tenuto conto della popolazione scolastica modugnese, ha previsto l’istituzione di quattro istituti comprensivi, con la creazione di una ulteriore scuola media. Il Comune, solo dopo aver preso atto della decisione della Regione – considerato che sono in corso le iscrizioni alle scuole secondarie con previsioni in ribasso e la necessità di adeguare in poco tempo le strutture scolastiche – ha chiesto alla Regione la sospensione di un anno dell’entrata in vigore del dimensionamento scolastico”. L’anno di proroga, secondo l’assessore al ramo Di Ronzo “nasce anche dall’esigenza di monitorare le iscrizioni alla scuola secondaria su un piano quanto più rispondente alla realtà modugnese, per evitare una discrasia tra numero degli iscritti e numero degli istituti comprensivi da prevedere. Quest’anno di studio – conclude l’assessore – consentirebbe di giungere alla redazione di un nuovo piano partecipato ed elaborato all’interno dell’istituendo Tavolo Permanente, che tenga conto delle reali esigenze del territorio”.
Quanto alla questione delle dirigenze, si è appresa la decisione della Regione di accorpare l’istituto secondario di primo grado “F. D’Assisi” all’istituto secondario di primo grado “F. Casavola” per l’anno scolastico 2012/2013. L’incontro giunge all’indomani di una forte presa di posizione dei genitori degli alunni interessati i quali a Modugno, come in altri paesi del Barese, si sono organizzati con una raccolta firme per garantire ai ragazzi soprattutto la continuità didattica e per richiamare la politica ad un’attenzione verso le persone, i genitori e gli alunni, prima ancora che alle strutture.
Riordino della rete scolastica: il Comune chiede un anno di proroga alla Regione
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