Si parlerà di dimensionamento scolastico nell’incontro convocato per mercoledì dal sindaco con i dirigenti delle scuole modugnesi e i presidenti dei consigli d’istituto e di circolo. In vista di quell’appuntamento, la scuola secondaria di primo livello “Dante Alighieri” di Modugno ha inviato a sindaco e assessore alla Pubblica Istruzione, a Regione Puglia, Ufficio scolastico regionale, Ministero e sindacati una nota in cui si chiede “di rivedere il nuovo assetto delle Scuole di Modugno, che se equamente definito, potrà finalmente portare la tanto auspicata serenità operativa”.
Nella nota “si contesta il piano di dimensionamento approvato, in quanto completamente diverso sia dalle due ipotesi inizialmente presentate nella riunione dei Dirigenti Scolastici dell’08/11/2011 indetta dall’Assessore alla Pubblica Istruzione di Modugno, Elena Di Ronzo, che dal piano approvato dalla Giunta Comunale nella seduta del 22/11/2011. La perplessità maggiore deriva dall’osservazione che nel comprensivo ‘Zona Centro’ non esiste attualmente una scuola media, che dovrebbe invece essere attivata dal prossimo anno scolastico. Un provvedimento del genere non è fondato su alcuna logica o, quanto meno, sono prevalse logiche che nulla hanno a che vedere con le esigenze degli alunni e delle loro famiglie, che sono allarmate e sconcertate dalla situazione che si è venuta a creare. Nella fattispecie, vede fortemente penalizzata la scuola Dante per le seguenti motivazioni: negli anni, la Dante Alighieri è sempre stata alimentata, proprio per l’aspetto logistico, prevalentemente, dagli alunni del 1° Circolo De Amicis. Con l’autorizzazione ad attivare classi di scuola secondaria anche al suddetto Circolo, quasi tutta l’utenza verrà meno. Anche quella del plesso San Giovanni Bosco, aggregato alla Dante, subirà una notevole riduzione, vista l’azione che ha già messo in atto la dirigente del De Amicis.
In pratica – è scritto nella nota – il nuovo comprensivo ‘Zona Carabinieri’ della Dante sarà alimentato solo da due plessi di scuola primaria, peraltro poco consistenti, dove complessivamente frequentano appena 69 alunni di quinta. Di contro, gli altri Comprensivi sono alimentati da: Quartiere Cecilia-Piscina Preti 2 plessi di scuola primaria per complessivi 89 alunni di quinta e due plessi di scuola media (succursale della Casavola e la Francesco D’Assisi); zona centro 3 plessi di scuola primaria per complessivi 80 alunni; quartiere vigili 2 plessi di scuola primaria con 143 alunni di quinta più tre plessi di scuola dell’infanzia. E’ ben evidente – sottoscrivono il dirigente scolastico Raffaele Fragassi, il presidente del consiglio d’istituto Massimo Angiulli e il segretario del collegio Renata Paiano – l’enorme squilibrio che già esiste in partenza, senza considerare le operazioni già in atto, per trasferire ai plessi che rimangono di pertinenza dei colleghi della scuola primaria gli alunni frequentanti, creando tensioni anche tra i docenti della scuola stessa primaria e tra i genitori. La proposta avanzata per costituire 4 comprensivi prevedeva l’attribuzione ad ognuna delle nuove istituzioni un plesso di scuola media. Ma così non è stato. Inoltre si è venuti a conoscenza di notizie fuorvianti fornite ai genitori delle scuole materne e delle scuole elementari, con l’intento di condizionare la loro scelta della futura scuola per i propri figli, dicendo loro che sono obbligati ad iscriverli alla nuova istituenda Scuola Secondaria di 1° grado. Addirittura, senza fondamento alcuno, si fanno già i nomi dei docenti della Dante che l’anno prossimo ‘passeranno’ alla scuola media della ‘Zona Centro’.
In passato, la presenza di tre scuole medie già risultavano essere un problema, per un piccolo centro come Modugno. I genitori, allarmati e disorientati da quanto sta accadendo, hanno chiesto un incontro con l’Amministrazione Comunale, che invece, ha convocato i soli Presidenti dei Consigli di Circolo e d‘Istituto e i Dirigenti Scolastici. Fermo restando la libertà dei genitori di iscrivere altrove i propri figli, la creazione del quarto istituto comprensivo in quella zona periferica (Quartiere Cecilia), con la presenza stabile di un dirigente sul posto, senza doversi dividere tra i tanti plessi, avrebbe senz’altro contribuito a migliorare il servizio offerto ai residenti di quella zona. Si sarebbero risolti anche, in questo modo, tutti i problemi derivanti dalla gestione separata del plesso Ghandi, come accade adesso. Gli stessi problemi ai quali ci si riferisce, sono emersi durante l’unica riunione tenutasi presso la sede della Polizia Municipale nel mese di dicembre alla quale erano presenti i Consigli di Istituto delle diverse scuole cittadine, alla quale però l’assessore Di Ronzo era assente per motivi di salute. Ma questo, a quanto pare non è stato compreso. E’assurdo pensare di creare un altro polo di scuola media, dove ce ne sono già quattro, che andrebbe a dividere un’utenza e due istituzioni scolastiche che storicamente hanno rappresentato l’una la prosecuzione dell’altra. Se parliamo di territorialità, allora va detto che la media D’assisi, negli anni, è stata sempre alimentata dagli alunni provenienti in parte dal 1° e in parte dal 3° Circolo, cosa che potrebbe continuare ad essere, attesa proprio la sua ubicazione. Sarebbe stato molto più logico aggregare la scuola media “Francesco d’Assisi” al plesso De Amicis, anche in considerazione del fatto che negli anni precedenti la suddetta scuola, da anni sottodimensionata, era stata già proposta per la soppressione della dirigenza”.