Stop definitivo all’inceneritore Ecoenergia del gruppo Marcegaglia di Modugno. Ad annunciarlo gli ambientalisti del Comitato Proambiente, secondo cui da fonti certe il comitato V.I.A.(Valutazione impatto ambientale) della Regione Puglia avrebbe espresso parere negativo al deposito dello studio ambientale dell’impianto della società Ecoenergia.
Nel dettaglio, il parere negativo sarebbe da individuarsi nella determina dirigenziale n.272 del 21 Novembre 2011 pubblicata sull’albo pretorio dell’assessorato all’ecologia della Regione Puglia. “E’ l’ennesima vittoria della cittadinanza attiva di Modugno che sopperisce all’inefficacia di chi è preposto alla tutela della salute pubblica e del territorio”, spiega Tino Ferrulli presidente del Comitato Proambiente. “Riteniamo che il parere negativo della Soprintendenza dei beni Paesaggistici ed Architettonici e di Arpa Puglia siano stati decisivi per il parere finale del Comitato V.i.a. Tutto ebbe inizio a febbraio 2008 quando la società Ecoenergia avviò i lavori. Il Comitato Proambiente, tuttavia, reagì e istituì un presidio ininterrotto per trentuno giorni dinanzi ai cancelli del cantiere. In più presentammo un corposo esposto alla Magistratura di Bari che nel settembre del 2008 appose i sigilli al cantiere. Ci fu- continua Ferrulli- un decreto di sequestro che conteneva una lunghissima serie di ipotesi di reato tra cui quello del mancato parere della Soprintendenza Paesaggistica”.
In quel contesto la Magistratura barese dichiarò illegittimi i due permessi a costruire rilasciati dal Comune di Modugno nel 2003 e nel 2007 oltre al parere favorevole del Comitato V.i.a della Regione del 2007. Il resto è storia d’oggi con una richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pm Bretone nei confronti del progettista e direttore dei lavori,Carmine Carella di Bari e Nicola Trentadue di Modugno, il legale rappresentante di Ecoenergia Antonio Albanese di Massafra e l’ex dirigente del settore Ecologia Luca Limongelli.Nel processo in corso hanno fatto richiesta di costituzione di parte civile i Comuni di Bari e Modugno ed anche il Comitato Proambiente. Tale processo riprenderà il 13 marzo prossimo davanti al G.u.p. De Felice.
Infine è di ieri la notizia che sempre il Comitato Proambiente, assieme alle associazioni Pietra su Pietra, Rete sulla legalità e i diritti negati e la Polisportiva villaggio del lavoratore Stanic, hanno presentato in Procura un’altra denuncia contro ignoti per presunte violazioni in materia paesaggistica, archeologica, architettonica ed idrogeologica relativa a Zona Misciano, area di notevole bellezza storica, dove avrebbero per l’appunto costruito l’inceneritore. “Da tempo il comitato Proambiente ha richiesto al sindaco Gatti che tutta la zona venisse vincolata e oggetto di realizzazione di un Parco Archeologico- conclude Ferrulli. Questo parco, legato a quello di Lama Balice, sarebbe di straordinaria importanza per far si che i modugnesi possano apprezzare le bellezze che qualcuno avrebbe voluto cancellare”.