A distanza di 18 anni si profila per Modugno un nuovo commissariamento dell’amministrazione cittadina. Nel 1993 il Presidente della Repubblica decretò lo scioglimento dell’amministrazione in quanto
…“Il consiglio comunale di Modugno, eletto nelle consultazioni elettorali del 29 ottobre 1989, presenta fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso”. (Gazzetta Ufficiale n. 76 del 1-4-1993). Il decreto fu emanato perché in quegli anni si erano...” susseguiti gravi episodi di violenza contro alcuni componenti del consiglio comunale, costituenti inequivocabili tentativi di coartazione della determinazione dell’organo elettivo.”
A delineare ulteriormente il quadro di inquinamento in cui versava allora l’amministrazione di Modugno… “concorre l’esistenza di procedimenti penali pendenti nei confronti di alcuni amministratori attualmente in carica (….) imputati di concussione aggravata in concorso, in relazione all’espletamento di alcune gare d’appalto i cui atti sono stati sottoposti a sequestro dalla competente autorità giudiziaria” e si facevano i nomi di vari consiglieri allora in carica …“rinviati a giudizio per concorso continuato ed aggravato nel reato di abuso d’ufficio”.
Il decreto, impietoso per chi lo legge oggi, continuava ..“il clima di grave condizionamento e degrado in cui versa il consiglio comunale di Modugno(…) la palese inosservanza del principio di legalità nella gestione dell’ente e l’uso distorto della cosa pubblica utilizzata per il perseguimento di fini estranei al pubblico interesse hanno minato ogni principio di salvaguardia della sicurezza pubblica e, nel compromettere le legittime aspettative della popolazione ad essere garantita nella fruizione dei diritti fondamentali, hanno ingenerato diffusa sfiducia nella legge e nelle istituzioni da parte dei cittadini.”
I fatti che allora, sulla spinta del clima giustizialista determinato dall’inchiesta “mani pulite”, determinarono lo scioglimento del consiglio comunale di Modugno non ebbero alcun seguito penale in quanto nessuno degli inquisiti dell’epoca ha subito alcuna condanna. È quello che ci auguriamo succeda oggi e cioè che tutti gli inquisiti attuali vengano prosciolti da ogni accusa e tornino sereni nell’ambito delle loro famiglie che certamente non attraversano un bel momento di vita. Ma la cristiana speranza che tutto si risolva positivamente per loro non deve essere di impedimento ad un approfondito esame di coscienza da parte degli elettori di Modugno.
Per svolgere il compito di consigliere comunale, di assessore, di sindaco, è necessario essere eletti e gli inquisiti di oggi, innocenti fino a prova contraria come gli inquisiti di allora, innocenti dichiarati, sono stati eletti dai modugnesi. E prima ancora di essere eletti, che questo piaccia o meno, gli attuali inquisiti sono stati indicati dai partiti, dalle liste e dalle stesse associazioni che oggi, prima ancora del compiersi dell’iter giudiziario, prendono le distanze; sono stati votati dagli stessi elettori che oggi si scambiano commenti e contumelie via etere pro o contro quello o quest’altro.
Non bisogna dimenticare che nelle ultime consultazioni elettorali c’erano circa 700 candidati, la maggioranza dei quali presenti in liste che appoggiavano due degli inquisiti attuali come candidati alla successione di un inquisito di oggi e del ‘93! Riflettiamo.