Dimettendosi da consigliere comunale Giuseppe Vasile ha dimostrato ancora una volta di essere un politico di livello superiore a quanti negli ultimi anni hanno occupato le poltrone dell’aula consiliare.
Fin dalla sua elezione nel ’95 ha raccolto sempre, per sé e per le liste in cui era candidato, numerosi consensi. Non è mai stato simpatico a tutti, ma non si può certo non riconoscergli l’istinto del politico di razza. Ora ha deciso di dimettersi da consigliere perché ha ricevuto un avviso di garanzia: la procura di Bari sta indagando su di lui e altri consiglieri, tecnici e manager comunali insieme all’attuale sindaco Gatti e all’ex sindaco Rana per fatti che partono dal 2003 a oggi. Chi lo conosce e lo accredita di indubbia intelligenza politica ha la sensazione che con le sue dimissioni Pinuccio Vasile abbia voluto precorrere i tempi, che abbia compiuto, lui prima di tutti gli altri, il gesto che da più parti viene richiesto ai politici nostrani; l’atto iniziale di un processo di dissolvimento dell’attuale classe politica modugnese.
Colpevole insieme agli altri sa di essere giunto alla sua fine politica e dà prima degli altri le dimissioni? Oppure è totalmente estraneo alle vicende e si dimette per dare il buon esempio a chi invece è coinvolto nelle indagini? Oppure sono tutti innocenti e dimettendosi prima delle conclusioni delle indagini sta cavalcando l’onda politica della richiesta di dimissioni che dall’interno del PD e dalle varie associazioni di sinistra vengono indirizzate al sindaco Gatti e ai tre consiglieri Scippa, Pascazio e Di Ciaula?
In tutti i casi le dimissioni di Vasile sono un atto di valenza politica, magari molti si augurano che siano irrevocabili, in ogni caso sarà un impoverimento nell’ agone politica modugnese.