“Discussione in merito alla posizione del Comune di Modugno sulla governance del Consorzio dell’Area di Sviluppo Industriale di Bari”. E’ l’argomento posto all’ordine del giorno del Consiglio comunale che si riunirà sabato 12 novembre alle 9, in grado di prima convocazione, in sessione straordinaria ed in adunanza aperta. Alla seduta sono stati invitati i sindaci dei Comuni di Bari, Bitonto, Giovinazzo e Molfetta, le associazioni produttive, ambientaliste e i sindacati. “Potrà essere una occasione per tentare di costruire una Asi partendo dalla base: amministrazioni comunali, organizzazioni produttive, sindacali e associative. Il Consiglio comunale sarà aperto a tutti coloro che vorranno presentare istanze e proporre soluzioni”, commenta il sindaco di Modugno, Domenico Gatti. La convocazione giunge a pochi giorni dalla nota diffusa dallo stesso Gatti. “Lo scorso 29 ottobre – scriveva Gatti il 3 novembre – si è tenuta presso la sede dell’Asi l’Assemblea dei soci avente all’ordine del giorno la discussione sulla composizione del Consiglio di Amministrazione. Nel corso della riunione si è ipotizzata l’esclusione di qualsivoglia rappresentante dei Comuni di Modugno e Bitonto dal suddetto organo. Non può l’Amministrazione Comunale di Modugno, unitamente alle forze produttive della città e all’intera cittadinanza, esimersi dal rigettare con sdegno e con forza ogni ipotesi di esclusione della Città dall’organo di Governo del Consorzio come Comune maggiormente rappresentativo in termini di territorio concesso. Avevamo pensato che fosse questa l’occasione propizia affinché alla città di Modugno fosse riconosciuta in modo unanime dai soci, anche nell’ottica di una turnazione, la responsabilità di guida nell’attività di Governo del Consorzio; non abbiamo ancora rinunciato a questa aspirazione ma ci ritroviamo oggi improvvisamente, quasi senza aver avuto possibilità di confronto, in una situazione incredibile in cui non verrebbe riconosciuta nemmeno la possibilità di avere un proprio rappresentante nel Cda. Deve passare il principio che solo una stretta connessione con il territorio può rilanciare l’Asi. Il timore è che sulle spalle dei modugnesi si stiano consumando operazioni altre per ritrovare alcuni equilibri di rappresentanza persi nel tempo, lontano da Modugno, e che coinvolgono gli altri enti interessati e alcune associazioni di categoria. La sensazione, forte, è che sia davvero così. Ci auguriamo di sbagliare. Non rimarremo inermi all’eventualità che Modugno sia espropriata del suo territorio. L’Amministrazione comunale, con il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio e con la cittadinanza attiva, metterà in atto ogni azione per la tutela del proprio territorio e dei suoi cittadini, valutando anche la possibilità di recedere dalla partecipazione al Consorzio Asi”.