Il Consiglio comunale di ieri è andato deserto per mancanza di numero legale. Questo è il responso dopo le 17 e 35, allorché erano presenti solo i cinque consiglieri dell’opposizione dei Moderati e Popolari (Mep) e il presidente del consiglio Scippa. L’assise cittadina era stata infatti convocata alle 16 e 30 e dopo aver constatato l’assenza dai banchi della maggioranza, si è provveduto ad effettuare, come da regolamento, la seconda chiamata dopo un’ora. Ma niente. Il consiglio era sciolto. Rinviati i sei punti all’ordine del giorno: tre riconoscimenti di legittimità di debito fuori bilancio, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, il regolamento comunale per i lavori, i servizi e le forniture in economia e i criteri generali per l’adeguamento dell’ordinamento degli uffici e dei servizi ai principi introdotti dal D.Ls.vo. n.150 del 27/10/2009. La maggioranza ha deciso di disertare il consiglio perchè le carte procedurali sono pervenute a tutti i consiglieri solo nella mattinata del 29 settembre. Tuttavia anche i revisori dei conti avevano chiesto la documentazione mancante con nota protocollata il 28 settembre. Per la verità solo per il primo e il sesto punto all’ordine del giorno i consiglieri avevano ricevuto la documentazione. Il regolamento comunale parla chiaro. E a tal proposito l’art.41 recita testualmente:”Tutti gli atti relativi agli argomenti iscritti all’odg devono essere depositati presso la segreteria comunale o in un altro ufficio indicato nell’avviso di convocazione, nel giorno dell’adunanza e almeno nei tre giorni precedenti non festivi”. Consiglio da riconvocare, ora che gli atti sono tutti depositati. Adesso l’amministrazione comunale avrà venti giorni di tempo, dalla diffida della prefettura, per approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio.