Questione lavoro e crisi Om al centro del consueto discorso di don Nicola Colatorti, parroco della chiesa Matrice, per la festa del santo patrono san Nicola da Tolentino. Il parroco, dopo aver spiegato il significato della simbolica consegna delle chiavi al santo come un voler imitare le sue virtù ma anche un affidare a lui le ansie e le preoccupazioni della comunità, si è quindi soffermato su queste urgenze. Fra tutte il parroco ha voluto soffermarsi sulla mancanza di lavoro che affligge la nostra città, aggravata dall’annunciata chiusura dello stabilimento Om che ha coinvolto centinaia di famiglie. Il prelato ha dunque criticato le politiche che in questi anni hanno interessato il mondo del lavoro in quanto avrebbero soltanto tutelato la difesa del diritto alla proprietà privata tralasciando la questione sulla dignità e sul diritto al lavoro, tra l’altro colonna fondamentale della nostra Costituzione. Citando dunque il Magistero Sociale della Chiesa, don Nicola ha fatto riferimento alla questione della dignità dell’individuo e del diritto al lavoro, come condizioni imprescindibili per lo sviluppo della persona e per la realizzazione di una giustizia sociale. “Non è sostenibile – ha denunciato il parroco – un sistema che vede le aziende avere qui i piedi ma la testa in madre patria; è un sistema economico che senza un’adeguata legislazione potrebbe vedere altre aziende seguire il triste esempio Om”. Don Nicola ha dunque chiuso il suo intervento con un appello alle aziende modugnesi affinché con generosità assumano coloro che a causa di questa crisi hanno perso il lavoro, poiché i costi sociali di questo particolare momento storico sono ben più gravosi dei costi economici in senso stretto.