E’ stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Bari e l’Agenzia del Territorio, che prevede il conseguimento di quattro punti fondamentali: allineare le banche dati, al fine di creare una banca comune, da cui poter attingere tutte le informazioni necessarie sui contribuenti, ottenendo una maggiore trasparenza.
Ogni immobile avrà un identificativo catastale; per mezzo del suddetto protocollo e attraverso un’attività di ‘Alta Valenza Fiscale’, si intende ottimizzare la fruibilità dei servizi catastali, verificando l’effettivo stato dei fabbricati accatastati e partecipando all’ordinaria attività di accertamento fiscale. Inoltre, il protocollo d’intesa si pone l’obiettivo di semplificare il colloquio tra i due Enti partecipanti e tra questi e i cittadini baresi. Infine, l’Agenzia del Territorio intende dare vita ad uno studio congiunto sulle dinamiche del mercato immobiliare. Dunque, questi i quattro obiettivi fondamentali, per mezzo dei quali garantire una politica equa, ripristinare la giustizia e l’equanimità, riuscendo in tal modo, a recuperare i soldi persi. Allo scopo di ottenere un accordo che fosse perfetto in ogni suo aspetto, è stata necessaria un’attività congiunta tra i due Enti.
L’intesa avrà una durata triennale ed impegna entrambe le Amministrazioni a collaborare per attività di “Alta Valenza Fiscale” e potrà essere successivamente rinnovato. Ovviamente, non tutti i cittadini baresi saranno felici di fronte a quest’iniziativa. Importante anche la lotta contro i cosiddetti immobili fantasma, individuati per mezzo di una foto identificazione aerea, seguita da mappatura catastale, da cui sono state rilevate numerose particelle di terreno, che non erano presenti sulle mappe.
Nel Comune di Bari, però, tale fenomeno risulta essere circoscritto, infatti sono state individuate solo 962 particelle, al contrario, nella provincia del capoluogo pugliese, il fenomeno appare molto più esteso. Basti pensare che nella sola Andria, sono state individuate più di 2 mila particelle, situazione simile anche a Monopoli, Altamura e Conversano. In totale, nella sola provincia sono state individuate 27 mila e 746 particelle di terreno, su cui sorgono immobili fantasma. A Modugno ne sono state individuate solo 278, dato poco rilevante se messo a confronto con le altre province baresi.