Termina l’avventura di mister D’Amico sulla panchina dell’ Asd Real Modugno. Alla base della rottura stando alle parole dell’allenatore, un piccolo disguido economico.
– “Mi spiace enormemente concludere qui questo percorso sicuramente di crescita per me e per i ragazzi che assieme al sottoscritto, hanno fatto davvero cose importanti. Una squadra che a soli due anni dalla sua fondazione, riesce ad imporsi vincendo due campionati consecutivi, coppa inclusa non è da tutti. Sono amareggiato perché era una creatura che sentivo mia. Mi inorgogliva l’idea di rivedere nuovamente una squadra di calcio modugnese, nelle categorie che contano ed infatti di comune accordo con la società, mi stavo muovendo in tale direzione, per assicurare quei giusti colpi, che ci avrebbero permesso di essere competitivi anche in un campionato molto difficile come quello di Prima categoria. Ho avuto un primo incontro con il presidente Rinaldi, dove ho esposto le mie idee in merito alla squadra da costruire e ho espresso alcune mie esigenze di natura economica (passare da 250 a 300 euro mensili), proprio per ridurre al minimo le spese da me sostenute essendo fuori sede. Anche sulla questione patentino sembrava non ci fossero dei problemi, avendo dato dei suggerimenti su come sopperire nel lasso di tempo, che mi avrebbe permesso di ottenerlo. Mi avrebbe sostituito in “distinta” Nicola Servidio (allenatore dei portieri), che ha questa licenza, ma in sostanza non avrebbe cambiato nulla, potendo stare tranquillamente in panca. Infatti non avendo questo “passepartout”, mi era possibile figurare come allenatore, grazie ad una proroga della Figc. Problema che avremmo risolto come appena detto, in questo settembre con la frequenza del primo corso utile. Tutto sembrava procedere verso un accordo, ma in realtà non era così. Nel secondo incontro avvenuto dopo una settimana dal primo, mi è stato detto che quel ritocco non era possibile e che avrei potuto allenare alle loro condizioni. Mi è dispiaciuto molto, perché mi è sembrato quasi non riconoscere il mio lavoro che in soli due anni ha prodotto solo promozioni, con vere cavalcate trionfali. Non mi resta che augurare al mio successore (Meo Testini allenatore dell’Under 18), di ripetere quanto fatto in questi anni. Io ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto, in primis i ragazzi che sono stati semplicemente straordinari”.