Torna d’attualità la questione della nomina a city manager dell’ex candidato sindaco Serafino Bruno. Alla nuova amministrazione comunale, guidata dal neo sindaco Domenico Gatti, è arrivata nei giorni scorsi la comunicazione, ufficiale, della illegittimità dell’incarico affidato all’allora consigliere comunale.
Il comunicato dà definitivamente ragione all’esposto presentato da Giancarlo Ragnini, portavoce della locale sezione del Partito dei Verdi e Gianvito Armenise responsabile del Movimento Politico Cattolico “Azione e Tradizione”. Quello che preoccupa non poco l’ente locale è la possibilità, derivante dalla illegittimità della nomina, che tutte le determinazioni a firma del city manager Bruno vengano dichiarate nulle. Le innumerevoli iniziative, le concessioni e i dinieghi, le ordinanze intraprese dall’ex candidato sindaco sono da considerare come carta straccia.
L’ex city manager potrebbe a breve essere costretto a rimborsare gli stipendi incassati. L’amministrazione comunale potrebbe essere costretta, se chiamata in giudizio da qualche azienda che si è sentita danneggiata da ordinanze a firma di Serafino Bruno, a rimborsare le somme percepite a seguito di verbali e multe pagate. City Moda, l’azienda costretta a rimanere chiusa la domenica a seguito di una ordinanza del city manager (non è un gioco di parole) potrebbe chiedere i danni derivanti dai mancati guadagni sofferti a causa di un provvedimento diventato illegittimo oggi per allora.
In attesa di pubblicare il documento in questione appena ne verremo in possesso in quanto di interesse pubblico, alcune considerazioni diventano necessarie. Le varie “eredità Rana” diventano sempre più ingombranti e pesanti per Mimmo Gatti. L’eredità che porterà vari consiglieri comunali a difendersi in tribunale lascerà segni evidenti sull’immagine politica dell’attuale maggioranza; il livello morale della città lasciato in eredità da Pino Rana è talmente basso che sembrano tornati i tempi dei vari commissariamenti prefettizi degli anni ottanta e novanta;
il pantano, ereditato da Gatti, nel quale sguazzavano i tanti amici di Rana, (è un gioco di parole) potrebbe trascinare a fondo, definitivamente, i tanti volenterosi che lottano per uscire dalle sabbie mobili di una amministrazione che per lungo tempo è stata gestita illegittimamente.
Modugnesi onesti e di buona volontà, coraggio, il tempo è galantuomo.