In particolare si e riflettuto sull’impatto sociale che questo evento causerebbe, coinvolgendo trecentoventi famiglie di operai, più quello di altri lavoratori legati all’indotto di quell’azienda, che dal prossimo anno potrebberotrovarsi senza lavoro. In quell’occasione si è deciso di andare dall’arcivescovo mons. Francesco Cacucci,al fine di informarlo e tenerlo aggiornato sulla questione. -La mia idea- spiega don Nicola – era di coinvolgere direttamente l’arcivescovo per portare la solidarietà della Chiesa a quei lavoratori-.
L’Arcivescovo ha dunque dato udienza al gruppo domenica dieci luglio e insieme hanno riflettuto sulla vicenda. Soprattutto si è cercato di capire i motivi eventuali della decisione circa la chiusura dello stabilimento. Per scarso rendimento e produttività? Per mancanza di incentivi? Per avere delle risposte il gruppo ha dunque deciso di andare con l’Arcivescovo a visitare i manifestanti fuori dalla fabbrica. Dall’incontro con i lavoratori è dunque emerso che non ci sono mai stati problemi legati alla produttività e che anzi hanno sempre ricevuto complimenti per il loro rendimento. E’stato anche escluso il problema legato agli incentivi, tema peraltro che già incontrava lo scetticismo di Cacucci il quale era del parere che eventuali incentivi devono essere legati ad un investimento a lungo termine e non finalizzati a colmare falle del sistema e dunque rimandare il problema della produttività. I lavoratori hanno comunque escluso anche questa opzione, informando infatti che mai l’azienda ha fatto richiesta di incentivi.
I rappresentati sindacali inoltre hanno sottolineato come l’annunciato trasferimento ad Amburgo della produzione è anche improprio dal punto di vista della redditività poiché lì la manodopera costerebbe di più. L’arcivescovo ha dunque comunicato tutta la sua solidarietà ai lavoratori rendendosi disponibile a qualsiasi tipo di intervento, incominciando dal tavolo regionale promosso dalla regione per venerdì alla Fiera del Levante. I lavoratori hanno anche lamentato una scarsa attenzione da parte della opinione pubblica sulla vicenda chiedendo all’Arcivescovo di intercedere per loro presso la Prefettura. Monsignor Cacucci ha dunque subito acconsentito a far da tramite presso il prefetto affinché la questione potesse arrivare anche agl’organi di governo. Stamane però a quanto ci risulta l’arcivescovo non ha potuto parlare col prefetto per gli impegni di quest’ultimo. Attendiamo aggiornamenti.