Nuova amministrazione, vecchio problema. L’amministrazione Rana ha lasciato una pesante eredità. A fronte di una scarsa produzione di fatti, l’amministrazione uscente ha lasciato una enorme incombenza, pesante come un macigno.
Le svariate e stravaganti maggioranze che si sono succedute in questi anni, frutto di uno scarso senso di appartenenza dei consiglieri comunali, hanno fatto scuola. Il neo sindaco Gatti nel consegnare le deleghe, una per ogni forza politica che ha contribuito alla sua elezione, ha voluto lanciare un messaggio chiaro: “da una parte chi ha vinto, dall’altra chi ha perso”. Sembra però che lo “stiamo tutti con tutti” di Rana memoria, sia un messaggio ancora più forte. Alla prima occasione nella quale dimostrare coesione e unità d’intenti, l’elezione del presidente del consiglio comunale, la maggioranza ha mostrato i primi segnali discordanti. Fra i primi provvedimenti che il consiglio comunale affronta, quello dell’elezione del presidente dell’assemblea è il più importante, perché offre l’occasione per mandare un segnale di coesione agli avversari e agli elettori. Partire con un rinvio della votazione per la nomina del presidente dimostra che non tutto è stato chiarito, che ci sono malumori, che c’è qualcuno che chiede qualcosa o ha ottenuto meno di quanto chiedeva. In ogni caso sono segnali di scarso amore per la propria parte. Forse perché l’unica che conoscono e difendono è la parte loro?