Dopo l’annuncio dell’accordo raggiunto fra Filippo Bellomo e Domenico Gatti molti ritengono certa la vittoria del candidato sindaco del centro sinistra. Giuseppe Vasile sembra aver accusato il colpo; era certo di raccogliere, per sé e per le sue liste, un consenso più ampio. Gli elettori modugnesi hanno consegnato alla storia uno straordinario risultato elettorale.
Tutti si attendevano una netta vittoria dello schieramento di centro destra dopo dieci anni di centro sinistra. L’elettorato ha detto una cosa diversa. È la democrazia, e bisogna rispettare le preferenze espresse con oltre 23mila voti validi. Gatti e Vasile vanno al ballottaggio, così ha deciso la maggioranza dei modugnesi e così deve essere. Domenica e lunedì prossimo gli elettori sanciranno la vittoria di uno dei due candidati e subito dopo tutti avremo un sindaco. Ci piacerà o meno ma il vincitore sarà il sindaco di tutti. È la democrazia.
La città però sembra aver perso interesse. Dopo una campagna elettorale dai toni pacati, senza gli eccessi di qualche anno fa e il positivo segnale dato dai volti nuovi eletti in consiglio comunale, negli elettori sembra farsi strada la convinzione che non cambierà niente, che tanto l’uno o l’altro, pari sono. Il voto di due domeniche fa sembrava un segnale di discontinuità. Farebbero bene i due contendenti a farsi vedere, a rinnovare il contatto con gli elettori. I modugnesi hanno compiuto il loro diritto/dovere al voto, sanno che il diritto/dovere di governare sarà assolto dagli eletti, vogliono ascoltare ancora una volta i candidati che si impegnano a farlo in modo onesto.