Poi le questioni ambientali. Da 10 anni Modugno è oggetto di aggressioni da parte di insediamenti inquinanti, vedi la centrale termoelettrica, vedi l’inceneritore. Noi come amministrazione ci siamo sempre opposti a questi due insediamenti, perché la nostra zona industriale è già fortemente compromessa. Poco più di un anno fa ho emesso un’ordinanza con la quale vieto su tutto il territorio comunale qualsiasi nuovo insediamento inquinante. Abbiamo realizzato sul territorio una rete di monitoraggio con 6 centraline e il regolamento per l’installazione di antenne e ripetitori telefonici e radiotelevisivi: dal 2004, se non addirittura dal 2003, non è stata più installata sul territorio urbano nemmeno un’antenna.
Un messaggio ai cittadini. Sono pronto e disponibile a qualsiasi tipo di confronto pubblico su quella che è stata l’attività di questi ultimi dieci anni.
Rifarebbe il sindaco di Modugno? E’ stata un’esperienza che suggerirei a tutti i cittadini perché è un’esperienza che ti assorbe completamente, che ti arricchisce in maniera straordinaria perché sei costretto ad occuparti di tutto e in tutte le cose la gente si aspetta da te risposte risolutive. Questo costringe a studiare molto. Da questo punto di vista se ne esce molto rafforzati ma si pagano anche prezzi altissimi perché la qualità della vita è pessima: un sindaco lavora 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. E’ un’esperienza che ti aiuta a conoscere perfettamente il territorio e la sua gente. Ma non mi ricandiderei perché dieci anni consecutivi richiedono uno sforzo psicofisico eccezionale.
Un identikit del sindaco ideale oggi per la nostra città. In questo momento di grandissima difficoltà anche per la crisi economica è necessario un sindaco che conosca bene la macchina amministrativa e le leggi che regolano gli enti locali, che conosca bene il nostro territorio e la sua gente, per dare risposte immediate. E’ necessaria una persona che abbia grosse professionalità e che accompagni queste professionalità a sensibilità umane straordinarie. Chiunque sarà il prossimo sindaco avrà il mio appoggio incondizionato.
Il ricordo più bello? Abbiamo realizzato una scuola nel Burkina Faso, in un villaggio in cui abbiamo portato elettricità, abbiamo acquistato attrezzi per gli uomini e le donne perché potessero iniziare le attività lavorative, insomma lo abbiamo adottato. E quindi nel centro dell’Africa esiste questa scuola che si chiama Bambini del Comune di Modugno. Quando fui eletto la seconda volta nel 2006 mi chiamò il direttore della scuola e mi disse che dal villaggio avevano seguito le elezioni via internet e avevano organizzato una festa per me.
Art. edito nell’edizione cartacea di aprile 2011