“Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d’Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d’ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda.” Firmato Manfredo Fanti Ministro della Guerra. La celebrazione ha avuto il suo acme nella ricostruzione storica avvenuta lo scorso 25 marzo nella Sala degli Specchi della Prefettura di Torino, quella stessa sala nella quale, 150 anni or sono, il Generale Manfredo Fanti, Ministro della Guerra, firmava il su riportato decreto costitutivo. L’attore Adolfo Fenoglio, del Teatro Stabile di Torino, affiancato da due bersaglieri della “Garibaldi” in uniforme storica, ha impersonato il Generale Fanti.
Anche la città di Modugno che, è bene ricordarlo, ha sottoscritto con l’Esercito un protocollo d’intesa quattro anni or sono, celebrerà il prossimo 4 maggio, per l’appunto, tale ricorrenza. Il programma della manifestazione prevede per le ore 11:00 l’alzabandiera solenne in piazza Sedile con la partecipazione di rappresentanze delle scolaresche cittadine e, successivamente, la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti presso la Villa Comunale.
Una ghiotta chicca, di notevole spessore culturale, sarà rappresentata dal “percorso musicale: 150 anni di Inni Nazionali”: si inizierà con l’esecuzione dell’Inno del Regno delle Due Sicilie (composto da G. Paisiello, musicista pugliese, di Taranto), passando per la Marcia Reale sabauda (Gabetti) per completarsi con “Il canto degli Italiani” (Mameli/Novaro), più noto come “Fratelli d’Italia”, che accompagnerà la fase dell’alzabandiera, intonata dal coro delle scolaresche.
Tale parentesi musicale è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Sezione di Val Menaggio (CO) dell’Associazione Nazionale del Fante che, per interessamento del suo Socio Benemerito, il nostro concittadino Savino Vignola, da diversi anni collabora proficuamente con le realtà associative modugnesi, realizzando eventi di primissimo ordine. Cos’altro, quindi, aggiungere se non un grato e compiaciuto: “Buon compleanno, Esercito”