Sig. Bellomo quali sono i suoi programmi per evitare che la cappella venga abbattuta?
– Il mio pensiero prioritario in qualità di rappresentante del direttivo del comitato è la salvaguardia della struttura sensibilizzando la cittadinanza e le istituzioni a difesa dei luoghi di culto. A mio avviso è pregiudizievole il comportamento assunto da tutti coloro che su tale iniziativa, legata a interessi personali e di lobby, ben lontana dalla religione cattolica, devono essere chiari sia sulle posizioni che sugli obiettivi, a salvaguardia della struttura, centro del culto da oltre sessant’anni che ha visto generazioni di modugnesi legati da affettività al culto e alla società.
In sostanza quali tipi di manifestazioni lei farà?
– Prima di parlare di manifestazioni il nostro pensiero è che dobbiamo perseguire momenti di chiarezza e di trasparenza con i quali confrontarci con il vescovo di bari Mons. Cacucci per chiarire alla cittadinanza la reale posizione della chiesa. In secondo luogo siamo a conoscenza dell’avvenuto progetto tecnico-esecutivo già all’attenzione delle istituzioni modugnesi. Per quanto mi riguarda auspico che qualsivoglia iniziativa che s’intende prendere nel merito dell’area interessata che come neo presidente rappresento, venga preventivamente comunicata al direttivo del comitato al fine di trovare le migliori condizioni che il caso richiederà.