Informare e sensibilizzare, la Cittadinanza e gli amministratori, sulle prospettive di sviluppo eco-compatibili è fondamentale, in termini sanitari, ambientali ed economici. “Rifiuti zero”, appare come un’utopia, ma in realtà, come ogni cosa l’utopia va costruita e mai quanto oggi è così importante per l’emergenza ambientale definire grandi obiettivi altrimenti ci saranno davvero gravi conseguenze per tutti noi.
Da “problema” a “risorsa” i rifiuti possono diventare oggi fonte di ricchezza, ma solo attraverso il recupero di tutti i materiali. Molti comuni,dello stesso bacino rifiuti, già in Italia, ma anche in Puglia si sono consorziati nella strategia “Rifiuti Zero”. Parliamo, in primis, di una raccolta differenziata spinta, con metodo porta a porta, che è l’unico modello che permette di raggiungere alte percentuali di differenziazione. Ma, rifiuti zero, significa anche riduzione dei rifiuti: compostaggio domestico della frazione organica, distributori automatici del latte alla spina, che permettono di ridurre gli imballaggi e di avere una filiera corta del latte fresco, appena munto.
Convenzioni tra i comuni e gli stessi produttori per impianti di distribuzione automatica alla spina di detersivi o, ancora, accordi con i gestori delle sagre estive con i quali regolamentare l’eliminazione dell’usa e getta. Insomma “rifiuti zero” significa puntare su politiche miranti all’eliminazione dei rifiuti, alla filiera corta ma anche e soprattutto alla partecipazione attiva e vera dei cittadini. L’obiettivo è quello di superare discariche e inceneritori che sono riconosciuti ormai come una soluzione peggiore del male poiché fonte di inquinamento atmosferico altamente tossico per la salute e l’ambiente. Curiamo questa terra, è l’unica che abbiamo!