Incuriositi dai commenti sulla “mostra di soldatini”abbiamo deciso di darle un’occhiata di persona. Statuette alte appena 35cm in storiche uniformi risalenti al periodo compreso tra il ‘700 e i giorni nostri. E poi le uniformi straniere dei secoli ‘400-‘900.
La dovizia di particolari, la cura dei dettagli, la precisione usata dal maestro Mazzoccoli in ogni sua opera è ammirevole. Si intuiscono lo studio, la ricerca, l’impegno e il tempo che il maestro ha dedicato a questa collezione. La collezione di “soldatini” sarà esposta al pubblico modugnese in via Cairoli 52 sino alla fine del mese. Abbiamo chiesto al maestro quale fosse stato il suo percorso artistico: “In tenera età è stato mio padre, pittore, che mi ha fatto respirare l’aria di artista – ci ha raccontato – Da giovane mi sono arruolato nell’esercito italiano, e qui mi sono scoperto cultore della divisa, cosi ho cominciato a documentarmi, a studiare, a fare ricerca. E alla fine della mia carriera militare, nel rivedere mio padre dipingere, ho tirato fuori la vena artistica assopita, per creare la collezione che oggi qui si vede esposta”.
Come mai Modugno? “E’ presto detto – ci risponde – per mezzo del mio carissimo amico colonello Savino Vignola, illustre cittadino modugnese, che mi ha chiesto di esporre in occasione del 150° dell’Unità d’Italia la mia collezione, che non è in vendita, ci tengo a precisare, qui a Modugno, sua città natale. Non potevo rifiutare, e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della mostra”. E noi ci auguriamo che torni ad esporre le sue creazioni a Modugno.