Una azione che, partendo dai sogni di ciascuno di noi, possa tradursi in proposta concreta e realizzabile. I cittadini e i lavoratori vivono tra adattamento, disincanto e protesta. Siamo, altresì, convinti che un nuovo soggetto politico possa nascere legittimamente se appare, ed è nella realtà, radicalmente controcorrente, cioè portatore di buona politica, di una riforma della politica. Il compito attuale è di ricostruire una partecipazione democratica e di dare forza e credibilità ad una idea di trasformazione, sia nei contenuti che nelle pratiche.
Abbiamo deciso di impegnarci nella costruzione di una coalizione perché è dentro questo modello, più che in ogni altro luogo, che ritroviamo le radici di principi ineluttabili per una convivenza civile e democratica oltre che per una proposta di governo: legalità, solidarietà, giustizia sociale, moralità e competenza dell’azione amministrativa. Abbiamo voluto aprire un cantiere, un laboratorio di costruzione condivisa di pratiche di governo. Vogliamo riaprire la partita, prima ancora che fondare una aggregazione di sigle e di forze politiche.
Vogliamo farlo in un percorso nuovo, in cui i luoghi che costruiremo non hanno la presunzione di essere autosufficienti e definitivi. Il nostro obiettivo è quello di costruire in città un soggetto politico largo, ecologista e libertario, proprio per costruire un’alternativa all’esistente, che ci metta in cammino, che ci aiuti a incontrare tante e tanti che come noi, ma diversamente da noi, cercano di restituire un senso all’impegno civile. Tutto il quadro immaginario di sistemi iper maggioritari e bipartitici (nel quale è sorta e rapidamente tramontata l’illusione della autosufficienza del Pd) è fallito.
Anche a Modugno questo inesorabile processo di declino ha determinato la scelta del PD di avviare un percorso solitario quanto interno che ha trascinato il partito ad una resa dei conti fra gruppi piuttosto che vederlo partecipe con il centrosinistra nella definizione di un programma di governo per la città. C’è dunque da costruire daccapo un pensiero, un programma, un progetto, una leadership superando le logiche del peso numerico all’interno delle coalizioni e lasciando spazio alle pratiche partecipative ed alla condivisione degli obiettivi.