Cosa stia succedendo nell’UDC a Modugno, al partito che in questi ultimi tempi ha raccolto consensi e successi ben superiori al numero dei voti raccolti, è uno dei tanti misteri che la politica locale ci regala. In politica i calcoli e la pianificazione strategica sono essenziali. Ogni azione viene preceduta da un’accurata valutazione delle forze coinvolte.
La vittoria politica più ambita è quella che si conquista senza clamore, senza l’uso della forza. La gente comune ignora come tutto ciò che accade in politica sia la conseguenza di un piano preciso e di una organizzazione sofisticata. L’azione politica viene condotta con tutti i mezzi possibili e il suo obiettivo non è la vittoria ma il profitto che si può ricavarne. Non si mettono mai due forze a confronto, non si cerca mai la vittoria con il prevalere di una forza sull’altra, ma se è necessario si «colpisce l’uovo con la pietra», cioè si attacca il vuoto con la pienezza, «ciò che conta è l’arte della politica, una sfida di intelligenze, non un confronto di forze ».
In Italia, e a Modugno ancora di più, i voti, come le famose azioni in Mediobanca, si pesano e, in un sistema maggioritario come quello che elegge il Sindaco, i voti del Centro pesano di più. I voti che il gruppo Vasile raccoglie sono voti pesanti; il loro peso nella prossima campagna elettorale sarà certamente decisivo nel determinare da quale parte penderà la bilancia nel dopo voto. Il livello dei risultati raggiunti negli ultimi anni dimostra la validità e l’acume politico che caratterizzano il candidato sindaco Vasile.
Considerare pertanto la rottura con i vertici provinciali del partito come il frutto di un momentaneo offuscamento delle sue capacità politiche potrebbe rivelarsi come la sottovalutazione dell’aristotelico “animale politico” che dal 1995, ininterrottamente, siede in consiglio comunale. Molti ritengono invece che l’episodio sia parte di un preciso piano strategico elaborato da chi conosce a fondo la politica modugnese. D’altronde vale il detto: se conosci l’avversario e conosci te stesso, non devi temere il risultato di cento battaglie. Se conosci te stesso ma non il tuo nemico, per ogni vittoria ottenuta potrai subire anche una sconfitta. Se non conosci né il nemico né te stesso, soccomberai in ogni battaglia. Se è vera gloria lo diranno i posteri in quel dì di maggio.