Nel sottolineare l’importante ruolo svolto dal C.S.M. nelle persone del direttore Vito Maffei e della dott.ssa Antonietta Guastadisegni, Chiarantoni afferma come questa importante iniziativa voglia essere un primo passo in direzione della creazione di una vera rete solidale, al quale si vorrebbe far seguire la creazione di uno sportello che promuova opportunità di socializzazione sul territorio, creando un’inversione del rapporto tra istituzione e bisogni.
L’alienazione, l’industrializzazione scriteriata e l’assenza di spazi di socializzazione dove ridiscutere i bisogni sono elementi negativi che colpiscono l’intera comunità, non soltanto alcuni suoi elementi: la politica possiede in questo senso un’arma straordinaria, la possibilità di progettare e programmare interventi che incidano sulla qualità della vita di tutti.