Un altro problema che fa spingere sull’acceleratore non solo nel partito di maggioranza del centro-sinistra è la questione tempi. Esistono, infatti, due possibilità: che si vada alle urne già il 27 marzo o al massimo l’8 maggio. La prima possibilità è da considerarsi insostenibile. Se si votasse a fine marzo, entro la fine del mese di gennaio dovrebbero essere presentate le liste elettorali. Considerando, quindi, come termine improrogabile l’8 maggio, ad un’attenta analisi, entro gennaio dovrebbero essere individuati i candidati dei partiti che concorrono alle primarie di coalizione. Entro febbraio si dovrebbe stilare un documento condiviso in cui si individuino i punti programmatici sottoscritti da tutti i partecipanti alle primarie.
Marzo dovrebbe essere il mese in cui organizzare le primarie e definire le liste che dovranno essere infine presentate entro i primi di aprile. Consultandosi con il coordinatore provinciale del partito democratico, il segretario Lilly Del Zotti ha deciso martedì 11 gennaio di convocare ufficialmente per lunedì 17, i trenta membri del coordinamento direttivo in modo da definire la metodologia di designazione del candidato del Pd o, in ultima spiaggia, fissare la data per la convocazione dell’assemblea degli iscritti. Pd a parte, dagli altri partiti tutto tace. Le posizioni ufficiali sono rimaste ferme a quelle da noi riportate nei mesi scorsi. Saranno tutti in attesa di conoscere l’identità del candidato del Partito democratico?