I Politici e "La Società Civile"

Per ottenere più utili l’individuo, il socio, deve avere più quote, deve meritare di più, deve lavorare di più e meglio degli altri soci per ottenere più utili. Per il raggiungimento di tale fine sarebbe senz’altro utile partire con il chiamare a raccolta le forze sane della comunità, chiarire lo scopo, l’obiettivo che si vuole raggiungere, confrontare le diverse esigenze e definire infine il tempo necessario per la realizzazione del programma concordato. Societarizzazione è anche la partecipazione a tutto il ciclo produttivo da parte dei lavoratori, dalla ricerca di mercato alla vendita del prodotto finito, alla distribuzione.

Societarizzazione è vendita delle proprietà statali per sottrarle al controllo dei superpagati boiardi di stato, amici degli amici; societarizzazione è rendere societario il controllo delle aziende affidandolo ai produttori che a loro volta sono consumatori di altri beni prodotti dai soci di altre aziende. Produttori che si sentono partecipi, che sono coinvolti ognuno per il proprio merito, ognuno con la propria capacità, ognuno con la propria quota di capitale, ognuno con il proprio profitto nella conduzione finalmente della “società civile”.

Societarizzazione è cambiare BOT e CCT con azioni di società finanziarie, di imprese, di industrie, per fornire capitali ai settori produttivi in modo da renderli competitivi; con il risparmio non deve essere finanziato il debito, è assurdo, è una contraddizione in termini che ci ha portato allo sfascio, siamo i debitori del nostro credito!! Siamo stati truffati, ma siamo in grado di reagire responsabilizzando l’impiegato statale, il postino, il ferroviere, il dipendente comunale, l’operaio della fiat come quello di qualsiasi altra fabbrica; finalmente soci effettivi di questa società civile tutti noi italiani potremo scrollarci di dosso decenni di ruberie, di malaffare che ci condannano ad arrancare per far parte del mercato globale, dove altri cercano di farci entrare da sudditi e non da soci, da nazione di seconda classe, da popolo da colonizzare, semplice mercato da invadere con i loro prodotti, con la loro moneta, con i loro parametri. dimenticando la nostra storia, sottovalutando le nostre capacità, il nostro ingegno che ci ha permesso di essere la nazione guida fra le migliori.

Siamo in grado di reagire, pur governati da individui che continuano a considerarci dei sudditi, individui che di fatto sono gli eredi degli oppressori, dei tiranni contro i quali la comunità nazionale deve lottare per la societarizzazione, per costruire, finalmente e definitivamente la società civile.

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