Siamo nel 1622. Durante una funzione un fulmine cade sulla chiesa Matrice colpendo il campanile e rovinando il presbiterio. Tre sacerdoti e tre chierici muoiono. Anche il crocifisso è in fiamme ma il fuoco divora solo l’asta lignea della croce lasciando intatto il Cristo.
Per tutti un evento “prodigioso”, un “miracolo” da ricordare con una festa a cui si accompagna una fiera, detta, appunto del Crocifisso, della durata di otto giorni: la seconda e la terza domenica di novembre. La storia si fa tradizione, la tradizione leggenda e anche la stessa festa rientra tra i fatti miracolosi visto che nel 1656 una temibile e cruenta epidemia di peste cessa di spargere i sui frutti di morte proprio alla vigilia della festa del Crocifisso: una conferma “dall’alto” della bontà di questa celebrazione. Appuntamento che fa di Modugno, in quei giorni, centro economico della provincia con un’alta affluenza di visitatori: conferma “dal basso” dell’opportunità di questa ricorrenza.