Pensa che la scissione all’interno della destra, che ha tanto influenzato il panorama politico nazionale, possa avere qualche ripercussione anche sulla realtà politica modugnese?
La scissione tra Berlusconi e Fini a Modugno non si è ancora fatta sentire. I finiani non si sono ancora espressi e, quindi, non penso che questo possa minimamente influenzare la scelta del futuro sindaco.
Quale sarebbe la strategia vincente per migliorare la situazione economica del comune e renderlo competitivo a livello regionale?
Una delle soluzioni per incentivare una ripresa a livello territoriale è quella di snellire la struttura burocratica e ridurre le spese superflue legate all’amministrazione. Siamo convinti che, dopo un paio di anni di magra e di sacrifici, ci sarà sicuramente ripresa e sviluppo. D’altronde è già diminuito, a livello nazionale, il numero di assessori, che sono passati da 8 a 6, e di consiglieri, che sono passati da 34 a 24. Riteniamo che il Comune debba continuare per questa strada, anche se comprende
dei sacrifici, perché solo così si potrà uscire dalla crisi, che ha colpito tutti i settori dell’economia, e promuoverne un rilancio.
Potrebbe dirci quali saranno i punti salienti del vostro programma?
Non abbiamo ancora un programma effettivo e ufficiale. Ma posso affermare che si baserà su pochi punti ma certi, sui quali non transigeremo. Uno di questi è sicuramente la valorizzazione delle zone periferiche di Modugno, come Zona Cecilia e Porto Torres per citarne alcune, che da troppo tempo sono rimaste al di fuori della realtà politica modugnese. In particolare pensiamo di proporre all’attenzione del candidato la figura di un Delegato di quartiere, che si occupi di mettere in comunicazione le periferie con l’amministrazione centrale e ne evidenzi i bisogni e le necessità. Il territorio di Modugno si è molto ampliato negli ultimi anni ed è comprensibile che non si riesca ad amministrare tutto al meglio. Ma proprio per questo il nuovo sindaco dovrà prendere atto di questa difficoltà e porvi rimedio. Le periferie devono avere gli stessi diritti perchè non ci sono modugnesi di serie A e di serie B ma solo m
odugnesi.