Senza programma né nomi: “Dialogo con entrambi gli schieramenti per una politica finalmente pulita e seria”. I primi problemi da risolvere: periferie e disoccupazione giovanile. “L’attuale Amministrazione si è allontanata dai suoi elettori, distratta forse dalle sue divisioni interne, dimenticando di essere debitrice di promesse fatte in campagna elettorale”.L’appuntamento con i seggi elettorali per i modugnesi si avvicina.
Quale orientamento ritenete possa rispecchiare meglio il Psdi?
Il nostro è un partito molto legato alla storia e ai valori che ne hanno permesso la nascita. Al contrario di molti altri riteniamo sia doveroso che una forza politica, per rispecchiarci, debba tenere in giusta considerazione le nostre ideologie e non considerarci esclusivamente come un “riempitivo” per raggiungere una maggioranza. Al momento non ci sono ancora dei programmi elettorali ben definiti e neanche dei nomi ufficiali per la carica di sindaco, di conseguenza non possiamo ancora valutare quale forza politica possa meglio rappresentarci. Stiamo comunque dialogando con entrambi gli schieramenti allo scopo di orientarci verso quella che possa garantirci visibilità.
Quanto contano, dunque, per un partito le sue radici e la sua storia?
Tantissimo. La serietà di un partito si vede anche dalla coerenza con la storia e gli ideali che lo hanno costituito. Il Psdi è nato nel lontano 1945 ed è presente a Modugno solo da aprile. Possiamo quindi ritenerci un partito “nuovo” sul territorio ma che ha alle spalle una storia illustre. È sono proprio quella storia e quegli ideali che noi vogliamo riproporre sostenendo e promuovendo una politica Social Democratica.
Ad oggi l’unico nome ufficiale proposto per la poltrona di sindaco è quello dell’Udc.
Cosa ne pensa di Vasile come candidato?
Vasile ha un elettorato degno di rispetto. Per questo motivo, essendo sostenuto da una cospicua realtà di elettori modugnesi, penso che quella dell’Udc sia stata non solo una scelta mirata, ma anche degna di considerazione. Non essendoci, però, altri candidati ufficiali è difficile poter avere un’idea globale e, quindi, orientarsi.
Quali pensa siano stati i meriti e le pecche dell’attuale amministrazione comunale? Se questa coalizione si ripresentasse alle elezioni il partito da che parte starebbe?
Il sindaco Rana ha avuto la capacità di mantenere unita la giunta, dimostrando così un forte carisma. Ma il continuo rinnovo della giunta dimostra una mancata coesione all’interno del partito e dove non c’è coesione non può esserci la capacità di agire comunemente su un territorio che ha bisogno di un’amministrazione unita e compatta. Solo così ci potrà essere crescita, diversamente le necessità dei cittadini si piegheranno agli scontri interni. Dieci anni fa il sindaco Rana presentò un programma elettorale ottimo. Ma ad oggi alcuni punti salienti non sono stati portati avanti. Il sindaco non ha sempre rispettato e messo in pratica il suo programma. Un esempio ne è il rifacimento della rete fognaria, compiuto con grande ritardo anche se era uno dei punti di forza del progetto elettorale del sindaco. Anche al monitoraggio dell’atmosfera, promesso in campagna elettorale, non è stato dato molto rilievo. Quindi se il programma non sarà conforme alle esigenze del cittadino e dei nostri elettori, se non verrà messo in pratica in ogni suo punto, noi non daremo il nostro appoggio ne a questa ne ad altre amministrazioni.
Stando agli ultimi eventi che hanno colpito in maniera diretta il nostro territorio la criminalità a Modugno starebbe aumentando. Cosa dovrebbe fare il futuro candidato sindaco per sanare questa situazione? Pensa che l’attuale amministrazione abbia sottovalutato il problema?
Noi come Psdi sosterremo un candidato sindaco che rispetti il programma elettorale e che sappia dialogare con i cittadini mettendo le loro esigenze al primo posto. Una persona carismatica e di polso che sappia avere riguardo dei suoi elettori, che sappia essere coerente con le ideologie del partito e che tenga in considerazione le nostre. Una persona che sia al posto giusto nel momento giusto e che sia un reale portavoce del suo elettorato. Vincerà colui che manterrà il contatto con i suoi elettori e che riuscirà a far avvicinare i giovani alla politica. I giovani sono il futuro della politica e permettono lo svecchiamento della stessa inserendo idee fresche e vincenti. Oggi si assiste troppo spesso a giovani che si avvicinano ai partiti solo in vista delle elezioni, attirati da qualche promessa o dal “gettone di presenza”. Questo non permette la crescita ne del giovane ne della politica territoriale. Un buon candidato sindaco dovrebbe essere un esempio per le nuove generazioni e dovrebbe condurle ad avere ancora fiducia in una politica pulita e seria.
Il discorso sulle energie pulite e rinnovabili è divenuto un fertile terreno di scontro per la politica nazionale. Quanto pensa che peserà sulla scelta di un nuovo sindaco?
E’ ovvio che nessuno direbbe mai, in campagna elettorale, che è a favore dell’inquinamento. Ma è necessario mettere in evidenza che il discorso dell’utilizzo di energie rinnovabili non deve entrare in contrasto con il necessario sviluppo tecnologico che permetterebbe una reale crescita del territorio. Penso che risulterà convincente quel candidato che terrà ben presente le reali possibilità del territorio e, pur rispettandolo, ne promuoverà un concreto piano di sviluppo.