Scognamillo:'pronto al dialogo per trovare il candidato Sindaco ideale'

Pianeta solidale: «Mi candido sindaco ma disposto a fare dieci passi indietro se il Pd rinuncia alle primarie».L’ex Pci cerca l’accordo con l’Udc. «Sono comunista ma sogno l’anarchia. Pronto al dialogo con tutte le forze politiche per trovare il candidato ideale. Ho proposto il nome di un uomo saggio, Pinuccio Silvestri, ma nessuno mi ha ascoltato».

Il centrosinistra sembra ormai orientato verso le primarie per la scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. Cosa ne pensa? Uno strumento democratico per dare la parola agli elettori, o soltanto un modo per risolvere problemi interni ai partiti?
Io ho sempre creduto che in un gruppo dirigente che rappresenta un’idea, debbano essere i militanti e i simpatizzanti di quel partito e non può essere data a chiunque la possibilità di eleggere o di votare un candidato che non rappresenta le proprie convinzioni. In sintesi ci può essere anche un voto drogato. Le primarie in una cittadina come Modugno che è un quartiere di Bari, sembrano voler scimmiottare Milano, Torino, Roma. Ci può anche essere qualcosa di poco trasparente nel senso che se si prevede che vanno a votare 3-4mila persone, a Modugno basta che uno fa una campagna elettorale all’attacco mettendo anche un po’ di soldi a terra e si può comprare le primarie. In una cittadina come questa non è salutare per il centrosinistra. Se vogliono fare le primarie io sarò candidato sindaco alle primarie per la mia organizzazione. Se non si fanno le primarie sono disposto a fare 10 passi indietro per candidare un rappresentante della coalizione o della società civile, non è detto che debba essere per forza un uomo di partito, con tre caratteristiche: sobrietà e onestà, e che sia una persona per bene con un rapporto unitario nella coalizione. Questa è la democrazia. In questa maniera vedo il centrosinistra. Ci sono 20-30 candidati tra centro e centrosinistra. C’è un pollaio pieno di sindaci e si è saputo poco di programmi, anzi niente. Noi siamo l’unica organizzazione che con 350 persone ha presentato un programma alla città. Programma che intendiamo condividere con gli altri. Ma non solo col centrosinistra. Una cittadina come questa non può essere di parte. Deve esserci il confronto con tutte le forze mantenendo le distanze e le diversità. Questo è il motivo per cui presenteremo una lista con la nostra associazione nazionale “Pianeta Solidale”. Un’organizzazione con sede a Modugno che oggi lavora nell’ambito del sociale con l’obiettivo di dare un contributo alla città. Abbiamo un logo, quello della Cgil mondiale degli anni ’50, che ha nel suo Statuto un riferimento al nostro ispiratore, il compagno Peppino Di Vittorio. Il logo rappresenta la colomba della pace, il no al razzismo e il lavoro, in un arcobaleno che è il pianeta. E’ un logo di grande rilevanza e grande impegno. Abbiamo già una lista aperta che non guarda il colore politico, fatta di intellettuali, professionisti, commercianti, imprenditori, operai, pensionati, donne. E’ una lista che ha una media d’età molto giovane, sui 32-33 anni e che comprende tutti i settori della nostra società, dal disoccupato all’intellettuale, all’operaio della grande industria, al libero professionista.

Quindi mi è parso di capire che intende impegnarsi in prima persona o come candidato sindaco o in ogni caso come consigliere?
Io sarò il capolista della mia lista. Nella prossime settimane organizzeremo un primo incontro per un confronto con tutte le forze politiche e le associazioni della città al fine di costruire un progetto di governo al di sopra delle etichette di appartenenza.
 

Però lei ha una storia politica abbastanza definita, con limiti ideologici ben precisi. Come può conciliare questo con l’apertura a partiti distanti da questa idea?
Io sono un comunista. Il mio primo voto è stato al Pci e il mio ultimo voto sarà al Pci. Ma in me c’è sempre l’utopia dell’anarchia. Un’autogestione dei popoli in cui non ci sia bisogno di un capo ma dove occorre una grande capacità intellettuale. Un’utopia perché difficile da realizzare in questo mondo.

Quali sono i rapporti con gli altri partiti di centrosinistra e centrodestra presenti sul territorio comunale?
I nostri rapporti col centrosinistra sono di grande amicizia e affetto. C’è un rapporto umano di grande spessore e rispetto. Ma non solo col centrosinistra tradizionale. Con tutte le forze politiche e anche col centrodestra, nonostante in Consiglio Comunale ci siano a volte contrasti, ma questo fa parte del gioco politico. Grande rapporto di amicizia e stima fraterna anche con l’Udc, ma del resto col Pd e con Sel. Insomma abbiamo rapporti personali positivi con tutte le forze politiche della città. La mia storia di sindacalista, del resto, mi fa mediare molto sui rapporti umani. Sono però contrario alle strumentalizzazioni politiche.

Ho sentito dire che il Comitato Pro Ambiente vuole fare una lista.
E’ un fatto vergognoso. Il Comitato Pro Ambiente non appartiene ai singoli ma all’intera comunità. Anche io ho partecipato alle manifestazioni con il mio partito e come cittadino e nessuno può strumentalizzare i problemi di una città facendo una lista dicendo “io mi batto per l’ambiente”. Io sono un ambientalista vero. Nel nostro programma abbiamo inserito un comitato scientifico di rilievo internazionale che verrebbe a Modugno tramite la Nasa gratuitamente. Questa è una battaglia sull’ambiente. Contro Sorgenia è una guerra persa. Il problema della centrale è un problema politico nazionale e internazionale. Il Governo decise le 4 centrali. Punto. Tutti sapevano che la centrale si sarebbe fatta. Anzi, drammaticamente abbiamo perso anche delle opportunità. Io sono per l’ambiente pulito ma anche per essere onesto con la gente. Tutte le battaglie sono giuste ma dobbiamo essere consapevoli che alcune sono perse in partenza. Il mio problema non è la Sorgenia. Il mio problema come uomo politico è che prima della Sorgenia a Modugno già non nasceva un bambino senza problemi di salute. Il mio problema è che ci sono gli ospedali del Nord Est pieni di modugnesi. Ogni giorni si scopre che qualche azienda butta nelle falde acquifere petrolio e sostanze nocive. Il problema ambientale è un fatto storico. Io negli anni ’70 ho fatto la più grande occupazione della zona industriale di Bari quando scoprimmo che in alcune grandi fabbriche gli operai erano a contatto con sostanze che causavano infezioni. Queste sono battaglie di 30 anni fa. Oggi si inventano il Comitato Pro Ambiente e strumentalizzano il problema della salute dei cittadini e del territorio. Non si può usare il dolore per fini personali e politici.

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