Nonostante la centrale di Sorgenia abbia funzionato a partire da giugno 2009 in maniera incostante ed a regime ridotto, questo si è comunque legato ad un peggioramento della concentrazione atmosferica di particolato rispetto agli anni precedenti, come confermato dai report di ARPA Puglia ormai noti a tutti.
Con il rinnovo AIA ottenuto la centrale inizierà a funzionare al massimo della sua potenza, e questo aumenta i timori di un possibile ulteriore aggravamento della già critica situazione ambientale della nostra area. Qualora questo dovesse avvenire, le ricadute sanitarie sarebbero rapidamente avvertibili tra i residenti nei territori limitrofi alla centrale, e dunque non solo tra i modugnesi. La risposta a questa situazione si dovrà giocare su due fronti.
Da un lato sarà necessario tenere alta l’attenzione sui livelli di inquinanti atmosferici, divulgando dati ancora difficili da ottenere ed avanzando esigenze di rispetto della legalità alla magistratura, qualora gli “sforamenti” illegali dovessero continuare. Questa strategia potrebbe anche essere utile, in un prossimo futuro, per avanzare una ulteriore richiesta di riesame AIA (ricordo che l’autorizzazione ottenuta ha valenza limitata nel tempo).
Dall’altro sarà necessario continuare a colmare le voragini generate da una politica superficiale, impreparata, distratta ed a volte persino connivente, e ricorrere a tutte le energie di cui la società civile dispone per evitare ulteriori beffe ambientali e per pretendere azioni di risanamento.