«Custodiamo la nostra storia» l’arte delle oltre 8mila città italiane diventi patrimonio da salvaguardare per legge. Raccolte in poche settimane più di 350 firme per la proposta di iniziativa popolare. L’Unione Nazionale delle Pro Loco, in stretta collaborazione con le Pro Loco di tutta Italia, ha organizzato il 19 settembre con una proroga al 19 novembre, un’importante raccolta firme per la legge di iniziativa popolare “Custodiamo la Nostra Storia”.
“La raccolta firme – ha dichiarato il Presidente nazionale delle Pro Loco Claudio Nardocci – si pone l’obiettivo di custodire un patrimonio che costituisce, da più di un secolo, l’ambito specifico su cui operano le Pro Loco, in particolare le tradizioni, l’artigianato e la cultura popolare che costituiscono la storia di tutti. L’ UNPLI – sottolinea il Presidente Nardocci – con questa iniziativa chiede inoltre, nello spirito della sussidiarietà, di affidare alle associazioni Pro Loco la gestione di musei e di altre attività nelle quali lo Stato non riesce a garantire una presenza costante: una richiesta avanzata ultimamente anche dalla Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia”.
L’UNPLI dunque si propone, tramite questa iniziativa, di promuovere e valorizzare il “patrimonio culturale immateriale” italiano dove si intende con questa definizione, pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e i saperi – così come gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati ad essi – che la comunità, i gruppi e in alcuni casi, gli individui riconoscono come facenti parte del loro patrimonio culturale.
Tale patrimonio culturale intangibile, trasmesso di generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi interessati in conformità al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e fornisce loro un senso di identità e continuità, promuovendo così il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana”. Gli scopi della presente legge come si evince dall’articolo 1 comma 3 sono: 1) Salvaguardare il Patrimonio Culturale Immateriale; 2) Assicurare il rispetto del Patrimonio Cultuale Immateriale da parte delle comunità, degli individui interessati e dei gruppi; 3) Assicurare che il Patrimonio Culturale Immateriale sia valorizzato, apprezzato e promosso, suscitando la consapevolezza a livello locale, regionale e nazionale.