Pino Mele:"sarà la coalizione a decidere il nome del candidato"

Pensa sia utilizzabile anche nel centrodestra?

Ovviamente si. Se “saremo costretti” lo faremo, ma io spero di non arrivare alle primarie anche perché i cittadini ci riconoscono ormai da anni un ruolo, che è quello di dirigenti di partito, o che è quello di consiglieri comunali, o altro, per cui ritengo che il mandato la gente comunque lo riconfermi quotidianamente anche perché noi tutti e io personalmente, viviamo la città a 360° e 365 giorni all’anno, molto spesso per strada per cui il confronto è continuo e costante. Se loro hanno qualcosa da dirmi o indicazioni da darmi sanno come e dove incontrarmi con un contatto diretto, infatti come dice il mio amico Pinuccio Tarantini, sindaco di Trani, noi siamo il Front office della politica, siamo in qualche modo il pronto soccorso, siamo quelli sempre lì presenti ad accogliere e ad ascoltare tutte le contraddizioni, tutte le lamentale, tutte le proposte che i cittadini vogliono rappresentarci in qualsiasi momento.

A livello nazionale la scissione Fini – Berlusconi che ripercussioni potrebbe avere nel centrodestra a livello cittadino? I cosiddetti “finiani” potrebbero seguire l’azione dell’ex leader di Alleanza Nazionale?

Noi del PdL di Modugno stiamo seguendo attentamente la vicenda politica nazionale, come credo tutti gli italiani in questo momento oltre che i modugnesi e quindi anche nello specifico chi si occupa di politica e chi fa politica nel centrodestra, perché la vicenda ha avuto grande risonanza nazionale e quindi anche nel contesto locale questa va seguita attentamente. E’ ovvio che la risposta alle decine di cittadini
che in questi giorni mi hanno chiesto e mi chiedono quale decisione avrei preso nell’ambito del centrodestra o del PdL, è sempre la stessa e faccio l’esempio di quella famiglia in cui se i genitori litigano, in questo caso Fini e Berlusconi a Roma, non è detto che i figli, che poi sono fratelli tra loro litighino contemporaneamente o per gli stessi motivi. Questo avvenimento in qualche modo, quindi, il popolo della libertà lo sta subendo, non ne è stato promotore. Io ritengo, lanciandomi in una possibile ipotesi, che qualora Futuro e Libertà diventasse un partito e credo che ormai questo sia molto probabile e rimanga nell’ambito del centrodestra, a Modugno qualcuno, ma non noi, potrebbe seguire le sorti di Fini in questo nuovo partito e far parte della coalizione di centrodestra insieme alle altre forze politiche, che in questo momento stanno lavorando al programma per la città.

Questa definiamola divisione in casa PdL potrebbe comportare qualche intoppo nella scelta del candidato sindaco del centrodestra?

Ritengo di no, anche perché se qualcuno ha dato vita, andando nello specifico, al circolo Generazione Italia, che probabilmente diventerà Futuro e Libertà e sicuramente questo nuovo soggetto politico farà parte del centrodestra, non avremo alcun problema nel dialogare con loro e a rinforzare, semmai ce ne fosse bisogno, la stessa coalizione. Quindi anche per l’eventuale scelta del candidato sindaco non ci saranno problemi anche, e ripeto, perché il PdL non deciderà da solo chi sarà il candidato a primo cittadino, ma è chiaro, però, che quando si affronterà tale problematica, il PdL avrà una sua proposta. 

Ci descriva il profilo del candidato sindaco ideale per il governo di questa città.

Il candidato sindaco ideale, per me sicuramente deve essere una persona che ha un grande riconoscimento popolare della sua storia personale e politica, qualora abbia avuto una storia politica e quindi aver agito bene nelle sue mansioni lavorative, e nel suo impegno politico se c’è stato, con coerenza, con concretezza, con energia, con positività, insomma con tutti quei requisiti che deve possedere e dei quali deve essere dotata la persona che aspira a ricoprire il ruolo di guida di una città abbastanza complessa e grande come quella di Modugno. Inoltre deve avere delle valide idee e abbastanza chiare, che assieme ad un alternativo e buon progetto della coalizione che lo sostiene, possa dare prospettive soprattutto di serenità ai giovani, di alternativa in un mondo del lavoro che sta cambiando e su cui noi abbiamo delle idee molto chiare. Ci sono settori più penalizzati di altri da questa crisi e per quanto concerne la città di Modugno, questa può essere rilanciata sotto l’aspetto commerciale, nonché industriale scegliendo, promuovendo e sponsorizzando il territorio verso quei investitori grandi o piccoli che siano, che hanno capito da che parte sta girando l’economia mondiale e quindi adeguarne quella locale. Noi abbiamo fatto un’analisi all’interno del centrodestra abbastanza approfondita a tal riguardo e ritengo che questo sia una dei settori più importanti. Poi nella quotidianità, è chiaro che anche il discorso “sicurezza” vada seguito con la chiarezza e la fermezza per affrontarlo bene. I cittadini, giustamente, vogliono una città più pulita, una città che fiorisca, che rinverdisca, che abbia un’aria più fresca, più limpida, più respirabile e naturalmente noi siamo molto sensibili anche a tutto questo. In sintesi, il primo cittadino deve avere un’idea di città compiuta, che deve essere messa in pratica, poiché questo necessita il presente, ma con uno sguardo rivolto ad un’ottica sostenibile futura.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *