È parere comune che l’attuale amministrazione, la quale si è distinta per un non ben identificato progetto politico condiviso, abbia rallentato la macchina amministrativa non fornendo ai dirigenti indirizzi politici chiari. Tale deduzione corrisponde a verità?
Credo di no. Il cosiddetto “progetto per Modugno”, tanto denigrato dai soliti intellettuali del tempo perduto, aveva in sé qualcosa di buono. E pur avendo cambiato forma ha dato i suoi risultati, garantendo a Modugno un proprio rappresentante nei diversi ambiti istituzionali. Alla Provincia e alla Regione già ci siamo arrivati. Ora tocca al sindaco.
Ci descriva il profilo del candidato sindaco ideale per il governo di questa città.
Pinuccio Vasile, che forse non corrisponde ai canoni del candidato sindaco ideale, è la scelta di un uomo che fa politica da vent’anni. L’Udc spera nella novità. Portare a palazzo di città il vicino di casa, l’amico al quale ci si rivolge. Una persona umile che sa fiutare quello di cui la gente ha bisogno, conosce le soluzioni ai problemi ed è una persona che dedicherebbe tutto il suo tempo alla gestione del governo cittadino.
Quale sarà il ruolo dei giovani nella scelta dei candidati ed, eventualmente, nel governo della città se l’Udc dovesse vincere le elezioni?
Vorremmo che tra cinque anni ad amministrare il Comune di Modugno ci fosse una prevalenza di giovani, con un sindaco giovane. Questo sarebbe la prova che al governo saremo riusciti a risolvere i problemi più grossi, preparando la strada e passando il testimone ai giovani. Quindi ritirarci e guardare con soddisfazione quello che abbiamo realizzato.
Cosa ne pensa dell’ipotesi delle primarie nel centrosinistra per la scelta del candidato? Più utile per conoscere la volontà degli elettori o per risolvere beghe interne ai partiti?
Le primarie sono una grande sciocchezza, un teatro dell’assurdo, che rischia di affidare al caso scelte importantissime come una candidatura.